
di Paola Pagnanelli
Due assoluzioni e cinque rinvii a giudizio, dopo una rissa violenta scoppiata al Baxter di Potenza Picena il 15 settembre del 2013. Imputati erano i buttafuori Gianluca Talamonti, di Porto San Giorgio, e Nicola Borgogna, di Macerata, il gestore Denni Bianchetti di Montelupone, un avventore, il tolentinate Moreno Pazzelli, e poi Massimiliano, Gianluigi e Pasquale Barone, campani residenti a Porto Recanati.
Secondo l’accusa, i tre Barone, con un altro parente all’epoca minorenne, si sarebbero presentati nel locale per una spedizione punitiva, con armi e una tanica di liquido infiammabile, allo scopo di intimidire il titolare: Bianchetti infatti aveva rescisso il contratto con cui aveva affidato alla impresa di Gianluigi Barone la gestione del parcheggio. Allora i Barone avrebbero abbattuto il cancello del locale con una moto, e avrebbero versato parte del liquido infiammabile allo scopo – per l’accusa – di appiccare un incendio. I Barone si sarebbero portati anche un mattarello, oltre poi a un manganello di legno e una bottiglia di vetro.
Per questo, sono imputati di tentato incendio, tentata estorsione, danneggiamenti, lesioni e porto d’armi.
All’ingresso avrebbero trovato i buttafuori del locale e sarebbe nato un parapiglia alquanto violento. Talamonti, per l’accusa, avrebbe colpito Massimiliano Barone al volto causandogli lesioni con un mese di prognosi; avrebbe minacciato anche il titolare del Baxter. Tutti erano stati poi accusati di aver dato vita a una rissa nel piazzale con bastoni e catene, di lesioni, di violenza privata per avere impedito a un altro della famiglia Barone di andare in aiuto ai parenti, di danneggiamenti all’auto e alla moto usate dai Barone. Ieri, in tribunale a Macerata, si è tenuta l’udienza preliminare su questa vicenda. Bianchetti e Pazzelli, che sono difesi dagli avvocati Olindo Dionisi e Giampiero Emiliozzi, hanno chiesto il processo con il rito abbreviato e sono stati assolti: è emerso che loro non avevano avuto alcun ruolo nei tafferugli.
Per tutti, poi, il giudice Claudio Bonifazi ha escluso l’accusa di rissa, e per gli altri reati ha rinviato a giudizio gli imputati, a febbraio. Gli avvocati Paolo Rossi, Eleonora Verdini, Marco Fabiani e Piero Piersimoni potranno quindi far valere in aula le versioni dei loro assistiti in merito alle accuse.