Macerata, 25 marzo 2024 – “Uno è stato preso a mazzate in testa mentre era a terra. In quei momenti ho pensato: questo adesso lo ammazzano". La mattina dopo, una delle testimoni racconta la notte di follia andata in scena in via Roma a Macerata, dove due gruppi di egiziani si sono affrontati a colpi di spranghe.
"Erano passati venti minuti dalla mezzanotte – racconta la donna, che vive in zona – quando ho sentito delle urla dalla strada. Con mia sorella ci siamo affacciate per capire cosa stesse succedendo e abbiamo visto una ventina di persone che urlavano tra di loro. Parlavano arabo, quindi non si capiva cosa dicessero. Ma presto hanno tirato fuori dalle auto cinque o sei spranghe: erano molto lunghe, più lunghe di normali mazze da baseball, impressionanti. Erano attrezzati, evidentemente erano partiti per fare la guerra, non erano lì per caso. Hanno cominciato a prendersi a mazzate e io dalla finestra ho urlato loro di smetterla, che stavamo riprendendo tutto con il telefonino. Dicevo ‘Basta, basta!’, ma quelli continuavano. Subito ho chiamato i carabinieri e il 118. Gli ho detto: ‘Correte, qui si stanno ammazzando’".
Nel frattempo la rissa è proseguita. "Uno è stato preso a mazzate in testa dopo che era caduto a terra. Lo colpivano in due o tre e ho pensato: adesso lo ammazzano. Poi si sono spostati più giù, verso la rotonda davanti al polo scolastico, sempre continuando a menarsi. Dopo un po’ le mazzate sono diminuite – prosegue la donna –, ma quelli tornati verso il bar Nino a quel punto se la sono presa con le auto in sosta, prendendone due a sprangate. A quel punto io sono scesa da casa e mi sono stesa sopra alla mia macchina per evitare che la colpissero. Loro nel frattempo hanno spaccato i vasi e rotto il vetro di un’auto, tirando fuori alcuni attrezzi edili. Ogni tanto tornava qualcuno zoppicando. Uno è caduto a terra, come svenuto".