"La medicina di Area Critica. Fulcro di un Servizio sanitario nazionale ancora in bilico tra necessità di rilancio e scarsità di risorse". È questo il tema al centro del meeting organizzato dalla Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani - Emergenza Area Critica (Aaroi-Emac), in programma oggi e domani a Roma. Un incontro a cui partecipa un qualificato gruppo di medici dell’ospedale di Macerata. C’è, innanzitutto, Emanuele Iacobone, del reparto di Anestesia e Rianimazione, che nel meeting ha un ruolo di rilievo, visto che ne è il responsabile scientifico. Con lui Stefano Cecchi, ginecologo, e Daniele Elisei, responsabile del blocco operatorio. Ci sarà anche Hossein Zahedi, presidente Aaroi-Emac Marche. "Le risorse finora rese disponibili per salvare il Servizio sanitario nazionale pubblico, ormai a rischio di fallimento, non bastano. L’Area Critica ospedaliera e pre-ospedaliera, quella più in sofferenza, ha bisogno di interventi urgenti e consistenti, non solo sotto il profilo economico, ma anche progettuale". È questo il messaggio che i medici anestesisti rianimatori e dell’emergenza-urgenza intendono lanciare nel corso dell’assise romana. Temi centrali saranno l’organizzazione dei servizi ospedalieri, partendo dal pronto soccorso, dalla terapia intensiva e dal blocco operatorio, e di quelli dell’emergenza pre-ospedaliera (elisoccorso e centrali operative in particolare). "L’Aaroi-Emac – sottolinea Emanuele Iacobone – affronta da anni queste tematiche attraverso corsi basati sulla simulazione che, oltre a valorizzare le conoscenze, permettono il consolidamento di abilità tecniche e relazionali. Parleremo anche di "umanizzazione delle cure", di autodeterminazione del paziente, del concetto di obiezione di coscienza del professionista sanitario. Una novità di quest’anno è la sessione dedicata alla donazione di organi e tessuti per sensibilizzare tutti gli operatori sanitari coinvolti".
f. v.