Macerata, meningite, donna ricoverata in ospedale esce dal coma

La 50enne non è in pericolo di vita. Profilassi per 40 persone

La donna è uscita dal coma dopo la cura antibiotica (Foto d'archivio)

La donna è uscita dal coma dopo la cura antibiotica (Foto d'archivio)

Macerata, 23 dicembre 2017 - È uscita dal coma e non è più in pericolo di vita la donna colpita da meningite da meningococco ricoverata nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale di Macerata. Si tratta di una cinquantenne di nazionalità russa, sposata con un italiano, residente a Pisa, ma domiciliata a Roma, che nei giorni scorsi ha raggiunto la nostra città per qualche giorno di vacanza in casa di amici.

"La paziente sembra aver risposto bene alla terapia a cui è stata sottoposta – spiega il primario Alessandro Chiodera –. Sulle conseguenze della malattia, però, è ancora presto per pronunciarsi. Al momento, dopo il risveglio, evidenzia una situazione che possiamo definire normale. Ma in questi casi è bene attendere un po’ prima di poter dire che tutto tornerà a posto". Come da prassi, il dipartimento di prevenzione dell’Area vasta 3 ha subito fatto scattare la profilassi: sono già stati rintracciati e sottoposti a terapia antibiotica antimeningococco tutti i soggetti che recentemente hanno avuto contatti con la donna, oltre agli operatori sanitari che l’hanno soccorsa e seguita (una quarantina di persone in tutto). Le condizioni della donna sono costantemente monitorate, ma la situazione sembra ormai sotto controllo.

Tutto è cominciato nel pomeriggio di martedì scorso, quando la donna si è presentata al pronto soccorso di Macerata, accusando uno stato di malessere caratterizzato da tremori e cefalea. Sintomi che si sono manifestati a distanza di una decina di giorni in cui la stessa ha affermato di aver avvertito un senso di disagio fisico generale. In altre parole, la meningite si era già fatta sentire, ma ancora non si era conclamata. Al pronto soccorso sono state via via escluse diagnosi di malattie che possono manifestarsi con i sintomi sopra richiamati.

Poi il sospetto della meningite e il coinvolgimento del dottor Chiodera e dei suoi collaboratori i quali, confrontandosi con i colleghi del dipartimento di emergenza-urgenza, sono giunti a formulare la diagnosi: meningite. Così mercoledì mattina la donna è stata trasferita nel reparto di malattie infettive in gravi condizioni, tanto che poi è finita in coma. È stata però sottoposta a una severa cura antibiotica e seguita con grande attenzione dai sanitari, che sono riusciti a salvarla. Al momento non è dato sapere se questo caso, visto che la donna risiede a Pisa, sia da porre in relazione con il ceppo dei diversi casi di meningite verificatisi in Toscana nell’ultimo anno e mezzo. I vertici dell’Area vasta 3, in ogni caso, assicurano che non c’è alcun allarme contagio.