LORENA CELLINI
Cronaca

Mercato ittico, scattano gli aumenti. Cresce il malumore sulla gestione

Una mail ha indicato tutti i rincari: peseranno su pescatori, grossisti, ristoratori e consumatori.

I locali del Mic, il Mercato ittico civitanovese

I locali del Mic, il Mercato ittico civitanovese

Dal primo giugno scatteranno gli aumenti sui prezzi dei servizi offerti dal Mic, il Mercato ittico civitanovese. Impatteranno su pescatori e sui grossisti, sui ristoranti e sugli ambulanti che acquistano il prodotto all’asta di via Pier Capponi. Brutte notizie anche per i consumatori finali che, prima o poi, i rincari se li ritroveranno sui piatti dei menù o sullo scontrino di quello che comprano in pescheria.

C’è scontento tra le categorie che operano con la struttura e che, nel mezzo dell’anno, si trovano a dover gestire costi non preventivati. Le novità sono state comunicate con una mail a metà maggio e gli aumenti investono tutti i servizi. Dall’aggio sugli acquisti del pesce che passa all’asta al prezzo del ghiaccio salato, dall’indennizzo per l’uso dei locali alla evidenziatura del prodotto, dalla pulizia del mercato alla disinfestazione degli imballaggi, dal facchinaggio al controllo fino al noleggio degli imballaggi a rendere.

Il consiglio di amministrazione del mercato ittico, nominato dall’amministrazione comunale, ha avallato i ritocchi di aggi e tariffe mentre si appresta a varare un bilancio consuntivo che dovrebbe girare in positivo di circa 30mila euro nel 2024 (51mila nel 2023). Anche il fatto che i conti del Mic abbiano registrato un utile, accresce agli occhi di pescatori e commercianti la convinzione di aumenti non giustificati, per non parlare del rischio che la struttura perda competitività a vantaggio di altri mercati in regione, verso i quali potrebbe spostarsi l’asse degli affari di chi ritiene non più tanto convenienti le tariffe applicate dal Mic.

Consiglio di amministrazione quindi sotto accusa in questi giorni, per aver scelto la strada della tassazione come strategia per garantire l’auto finanziamento del mercato ittico – peraltro già salvato dal Comune con una ricapitalizzazione di oltre 300mila euro – che, per esempio, nell’ottica dei commercianti dovrebbe invece puntare a politiche in grado di aumentare le quantità di pescato che passano all’asta, combattendo la vendita del prodotto fuori dalla struttura, pratica che sottrae incassi al Mic. Questioni portate qualche mese fa all’attenzione della commissione commercio e bilancio del Comune da chi si approvvigiona al mercato ittico civitanovese, ma lasciate cadere nel vuoto, così come la richiesta di lavori di riqualificazione dell’edificio, a partire dai bagni, pure ignorata. Anche per questo gli aumenti sono apparsi uno schiaffo a chi lavora con il Mic.

Lorena Cellini