Al teatro Regio di Parma il nuovo sovrintendente non avrà la laurea, ma sicuramente potrà spendere i suoi anni di professionalità accumulati sul "campo". Dopo essere stato di fatto estromesso dal bando per la nomina del sovrintendente del Macerata Opera Festival, che prevedeva appunto tra i requisiti essenziali il possesso della laurea che lui non ha, Luciano Messi non è rimasto a lungo senza lavoro ed è stato scelto dal consiglio di amministrazione come nuovo sovrintendente della Fondazione Teatro Regio di Parma per il triennio 2022-2025. La nomina è arrivata nel pomeriggio di ieri. "Il teatro Regio di Parma è un’istituzione di produzione artistica di riconosciuta eccellenza – ha commentato "a caldo" Messi – la cui forza risiede nella sintesi tra tradizione e innovazione, e nel capitale umano che ci lavora e lo sostiene. La mia visione è quella di un Regio in dialogo autentico con il suo territorio e al tempo stesso nel cuore delle sfide culturali del nostro Paese, oltre che al centro di una intensa rete di relazioni internazionali. Un teatro inclusivo, sostenibile e generativo, pronto a fare la sua parte nella grande transizione socio-culturale che stiamo vivendo. Sono felice ed emozionato per questo incarico prestigioso e ringrazio il sindaco e il consiglio di amministrazione per avermi voluto al loro fianco, affidandomi la cura di questa preziosa eredità". Classe 1971, presidente dell’Associazione dei teatri italiani di tradizione, vicepresidente di Federvivo e direttore della Fondazione Rete lirica delle Marche, Messi è stato scelto perché "ha le competenze, l’esperienza e la sensibilità per guidare il nostro Teatro verso uno sviluppo artistico, culturale e sociale che dia valore alla nostra città e che mantenga la solidità dei rapporti internazionali costruiti in questi anni", come ha spiegato Michele Guerra, sindaco di Parma e presidente della Fondazione Teatro Regio. Il rapporto con Macerata si era interrotto a settembre quando era scaduto il contratto che Messi si era visto prorogare nel 2021 dal consiglio di amministrazione del Mof, ma per un solo anno. Il cda, infatti, non aveva nascosto fin dall’inizio la volontà di procedere con un bando pubblico per la scelta del nuovo sovrintendente. Scelta che è caduta, dopo il passo indietro del primo "selezionato" Raimondo Orsetti, su Flavio Cavalli nominato il 21 novembre scorso. In queste settimane ci sono stati i primi incontri con il direttore artistico Paolo Pinamonti e con il cda, e si è iniziato a parlare della programmazione che, però, ormai rischia di slittare al prossimo anno.