"Mi hanno pagato col bancomat pure 20 centesimi"

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"Faccio pagare tutto con il Pos, anche un pacchetto di caramelle. Ma, questo, perché è una mia scelta. Ciò non toglie che abbiano ragione gli altri tabaccai quando si arrabbiano per i pagamenti elettronici anche per piccole somme, e in particolare per le sigarette dove il margine di guadagno è bassissimo, davvero misero. Perché tutte le volte, per ogni operazione, dobbiamo pagare una percentuale sulla transazione? È una cosa ridicola. È come pagare il pizzo. Non credo che in un Paese civile ci si debba trovare a vivere una situazione del genere". Non ci va leggero David Bellezza (nella foto) della "Tabaccheria n.7" in corso Garibaldi, nel cuore del centro storico: "L’altro giorno mi hanno pagato con la carta un paio di caramelle, in totale 20 centesimi – racconta –, per me va bene, mi piace pensare di andare sempre incontro al cliente e ho deciso di accettare tutto. O quasi. Non riesco per esempio con le ricariche telefoniche o i biglietti dell’autobus – precisa –, infatti con quelli ci andrei a rimettere, il margine di guadagno sui ticket del trasporto pubblico è talmente minimo, corrisponde infatti all’uno per cento circa, che se faccio pagare con il bancomat va a finire che ci perdo pure dei soldi. L’altro giorno, una cliente si è infuriata perché voleva pagare con il bancomat dei biglietti ma mi sono rifiutato, ho provato a spiegarle che cosa comporta per noi, i costi da sostenere, eccetera, certo per noi la situazione sta diventando parecchio difficile. Posso accettare tutto, d’accordo, ma pagare per lavorare proprio no, mi sembra davvero un po’ troppo. È una questione morale – conclude Bellezza –, una questione di principio".

c. g.