"Appena l’ho visto cadere in acqua non ho avuto alcuna esitazione, e subito mi sono avvicinato per soccorrerlo. Ero preoccupato per lui, ma per fortuna è andata bene". Così il 20enne Mohamed Amine Ben Saad, italo-tunisino residente a Porto Recanati, commenta il salvataggio che lo ha visto protagonista domenica pomeriggio, a Civitanova. Tuttavia non è nuovo a questo genere di imprese, perché dal 2019 al 2021 è stato uno dei bagnini di salvataggio attivi a Porto Recanati per la Cluana Nantes. "Intorno alle 18.30 mi trovavo vicino al porto, all’altezza dello stabilimento Petè, insieme a tre amici – racconta Ben Saad –. Poi, ho notato un gruppo di ragazzini davanti alla banchina, e in particolare due di loro che stavano seduti proprio là sopra. A quel punto ho detto al gruppetto ‘allontanatevi che è pericoloso’. In quel momento un ragazzino si alza e se ne va, mentre un altro (che era ingessato a un braccio) cercando di alzarsi è scivolato, per poi cadere in acqua". Ben Saad, insieme ai suoi amici, non ha perso tempo. "Subito abbiamo allertato la Capitaneria di Porto – riprende –, ma allo stesso tempo parlavamo con quel ragazzino, che per fortuna era riuscito ad aggrapparsi a una catena utilizzata dai pescatori per ormeggiare gli scafi. Cercavamo di calmarlo, dicendogli ‘adesso arrivano i soccorsi’. Pochi minuti dopo sono arrivati i militari, ai quali ho spiegato che ero un bagnino di salvataggio". E quindi sono passati all’azione. Il 20enne si è tolto i vestiti tuffandosi in acqua, mentre gli uomini della Capitaneria di Porto sono saliti su una imbarcazione ormeggiata lì vicino, insieme a un amico del giovane, e cioè Altin Alili, un 21enne italo-macedone, anche lui portorecanatese. "L’ho afferrato da sotto il collo per poi nuotare con lui per diversi metri, fino alla barca – riprende Ben Saad –. Una volta arrivati davanti all’imbarcazione, l’ho spinto da sotto mentre i militari (e il mio amico) lo hanno preso per le mani, facendolo salire a bordo della barca. Lui era spaventato e vicino all’ipotermia, ma dopo si è ripreso grazie all’intervento del 118 e dei vigili del fuoco. Quando è arrivata la madre mi ha ringraziato, così come i suoi amici. L’importante è che ora stia bene. Il salvataggio sarà durato sei minuti in tutto, ma l’acqua era davvero gelata e bisognava agire in poco tempo. Quello che ha fatto la differenza è stata la tempestività dei soccorritori, altrimenti sarebbe stato davvero difficile aiutare quel ragazzo".
Giorgio Giannaccini