ASTERIO TUBALDI
Cronaca

Miccini ricorre al Tar per entrare in consiglio

Era candidato con la lista di Fiordomo. Escluso dall’ufficio elettorale a vantaggio del Pd.

Miccini ricorre al Tar per entrare in consiglio

Francesco Miccini ha presentato il ricorso al Tar

Anche dopo il risultato elettorale, i componenti dell’ex amministrazione comunale non riescono ancora a trovare pace fra loro. Infatti dopo una campagna elettorale al fulmicotone, arriva ora anche il ricorso al Tar presentato dall’ex consigliere comunale Stefano Miccini, per la sua mancata nomina in consiglio comunale.

L’esponente della lista "Uniti per Francesco Fiordomo", infatti, contesta la decisione dell’ufficio elettorale di assegnare uno dei sei seggi spettanti alla minoranza al Partito democratico, che sosteneva la candidatura a sindaco di Antonio Bravi, e non alla coalizione guidata da Francesco Fiordomo e, quindi, a Miccini che è risultato il primo dei non eletti.

Come si ricorderà, "Uniti per Francesco Fiordomo" in sede di ballottaggio aveva stretto un apparentamento, insieme con la lista "Paese mio", con la coalizione di Antonio Bravi. La strategia dell’ultimo minuto non era servita comunque a fermare la corsa alla carica di primo cittadino di Emanuele Pepa.

Se il tribunale amministrativo delle Marche dovesse accogliere il ricorso – l’udienza si dovrebbe tenere ai primi di ottobre – cambierebbe sostanzialmente la composizione dell’opposizione, oggi rappresentata da due consiglieri che fanno capo a Fiordomo e quattro della coalizione di Bravi. Se dovesse entrare, Stefano Miccini prenderebbe il posto di Rita Soccio (esponente del Pd) e i due gruppi siederebbero in consiglio in piena parità.