Michela Ramadori uccisa dal male a 47 anni, Cgil Macerata in lutto

L’operatrice del Caaf lascia il marito e una figlia 13enne. Oggi il funerale. La collega: "Era come una sorella. Persona schietta e disponibile"

Michela Ramadori, 47 anni, lavorava alla Cgil. Lascia il marito e una figlia

Michela Ramadori, 47 anni, lavorava alla Cgil. Lascia il marito e una figlia

Macerata, 30 giugno 2020 - La Cgil di Macerata è in lutto per la scomparsa della maceratese Michela Ramadori, mamma di 47 anni e operatrice del Caaf Cgil del capoluogo, vittima di una terribile malattia. "Nel lavoro – scrivono alla Cgil – Michela ha sempre messo tutta se stessa, diventando negli anni un insostituibile punto di riferimento per gli iscritti e per i cittadini di Macerata".  

Ramadori ha iniziato a lavorare 15 anni fa negli uffici Cgil del centro di Macerata e di Piediripa dopo avere cominciato nei Caaf. "Resteranno indelebili e impressi nella mente dei colleghi e dei tanti utenti la sua gentilezza, il suo garbo, la sua eccezionale professionalità. Siamo certi – scrivono dalla Cgil – che Michela mancherà profondamente anche a coloro che quotidianamente si rivolgono ai nostri servizi".  

"Per me – ricorda la collega Gabriella Mustich – era come una sorella. Michela era una persona sincera, schietta e disponibilissima sotto ogni punto di vista di fronte alle difficoltà di un collega o di un utente. Aveva un’altra qualità: sapeva ascoltare e non è poco per chi fa questo mestiere, perché dall’altra parte della scrivania c’è gente che ha perso lavoro, che non sa come arrivare a fine mese, che ha difficoltà nella dichiarazione dei redditi. Ecco, lei si metteva subito a loro disposizione, si dava da fare per cercare di risolvere i problemi, seguiva queste persone". Sono quei momenti in cui gli operatori del Caaf diventano una sorta di assistenti sociali perché su di loro le persone riversano i problemi. "Capita – aggiunge Mustich – che a volte queste persone parlano anche di questioni personali e lei li ascoltava con garbo dando quell’attenzione che loro chiedevano e speravano di ottenere".  

Michela non guardava mai l’orologio durante le ore di lavoro. "A volte si fa tardi, si fa di tutto per anticipare degli appuntamenti pur di venire incontro alle esigenze delle persone e lei si faceva apprezzare anche sotto questo punto di vista: ecco perché dico che è una persona speciale", aggiunge la collega. Tanti anche i momenti belli. "Ricordo – conclude Gabriella Mustich – il corso di cucina organizzato dall’Auser ad Appignano, un momento splendido in cui ci siamo divertite tantissimo".  

Questa mattina resterà chiuso per lutto l’ufficio della Cgil a palazzo Torri di Macerata. Michela Ramadori lascia la mamma Iolanda, il marito Lorenzo, la figlia 13enne Viola, la sorella Romina. Il funerale (la famiglia si è affidata alla Croce Verde Servizi di Macerata) sarà celebrato alle 10.30 di oggi nella chiesa San Vincenzo Maria Strambi nella frazione Piediripa. © RIPRODUZIONE RISERVATA