Michele Scaramucci, strazio al funerale. "Il tuo sorriso ci illuminava"

Palloncini bianchi e una bara azzurra, in tantissimi per l’ultimo saluto al ragazzo morto in moto a 22 anni

Il funerale di Michele Scaramucci (Foto De Marco)

Il funerale di Michele Scaramucci (Foto De Marco)

Montecosaro (Macerata), 12 settembre 2020 - "Il tuo sorriso illuminava le nostre giornate". Con uno striscione esposto davanti alla sala del commiato Soft di Montecosaro scalo, familiari e amici hanno detto addio a Michele Scaramucci. All’aperto, nel piazzale antistante la casa funeraria, ha benedetto la salma don Luigino Marchionni, parroco della chiesa di San Bartolomeo a Morrovalle, paese in cui viveva il 22enne rimasto ucciso mercoledì pomeriggio lungo via Don Bosco a Montecosaro, nello schianto tra la sua moto e una Opel condotta da un ottantenne del posto. Un impatto violentissimo che gli ha provocato un trauma toracico con lesioni interne letali. Una tragedia segnata anche da un atto di estrema generosità della famiglia, che ha deciso di donare le cornee del giovane. Centocinquanta persone, tra queste moltissimi suoi coetanei con gli occhi gonfi di lacrime, in silenzio davanti al feretro di colore azzurro su cui erano poggiati la foto del centauro e un mazzo di rose bianche.

"Sono tante le cose che vorremmo dirti – ha scandito don Luigino – e le affidiamo a questi fiori affinché con la loro bellezza possano prendere il posto delle parole che non riusciamo a trovare e ti dicano tutto il nostro affetto. La multiforme ricchezza della tua vita non andrà perduta. La porteremo nel cuore e sarà anche nella tua nuova vita che il Signore ti sta preparando".

Tanta commozione, soprattutto quando al microfono è andata Angela Torre, amica di famiglia. "Quanto dolore – ha detto con la voce rotta dal pianto – ma i ricordi ti terranno vivo in noi. Quante risate e quante avventure. Non dimenticherò mai i giorni al campetto, le partite a carte al Pincio, il karaoke. Amavi la vita, eri dolce e solare, mai triste. Sarà difficile non vedere più i tuoi ricci e non vederti più sorridere. Ci mancherai Michi. Adesso corri verso gli angeli e falli ridere, ti vogliamo bene". Al termine della omelia-benedizione del parroco, gli amici hanno liberato in cielo palloncini bianchi e celesti che però, come a non volersi staccare dalla terra, per due volte, e alla seconda definitivamente, si sono impigliati tra i rami dell’albero che ha fatto ombra al feretro durante il funerale. Michele lascia la mamma Anna, il babbo Giulio e i fratelli Martina, Riccardo e Marco. Era presente anche il sindaco di Morrovalle, Stefano Montemarani.