"Michi era un’anima pura, la sua morte è un’ingiustizia Ho una rabbia indescrivibile"

Giulia Delsere, fidanzata del 25enne Michele Gironella, è rientrata dal Perù

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di Paola Pagnanelli

"Come era Michi? Era tutto il bene di questo mondo". Giulia Delsere descrive così il suo fidanzato Michele Gironella, il 25enne di Villa Potenza morto all’improvviso il 17 agosto, mentre i due erano in vacanza in Perù. Per una serie di formalità da completare, la ragazza è potuta rientrare solo ieri in Italia dal sud America. Ancora non è stato definito invece il rientro della salma del ragazzo, in attesa che siano terminate le procedure burocratiche. "Che dire di Michele... È la persona che amo più di ogni altra, sempre solare, con quel sorriso che ti stravolge e ti coinvolge – lo ricorda la fidanzata –. Una persona che si circonda di amicizie, perché come lui nessuno è capace di farsi amare da tutti. Super altruista, sempre pronto a dare una mano a tutti, che si fa in quattro pur di vederti serena e tranquilla. Amante di tutto quello che lo circonda, dalla passione per il suo lavoro a quella per lo sport, pratica sia il calcio che il calisthenics; dall’amore per la natura e tutto quello che ne deriva a quella sfegatata per i viaggi. Michi è un’anima buona, pura e preziosa. Michi è Michi. Potrei continuare all’infinito con lui, ogni ricordo mi far venire in mente una sua caratteristica".

Per la ragazza deve essere stato pesantissimo trovarsi dall’altra parte del mondo, a fare i conti con un dolore così atroce e inaspettato. "Non credo ci sia un aggettivo che descriva il mio stato d’animo – risponde –. Credo però che un sentimento lo stia provando.. ed è la rabbia, una rabbia indescrivibile per tutta questa ingiustizia, irrealtà". È ancora poco chiaro cosa abbia provocato la morte improvvisa di Michele Gironella. Il ragazzo, che lavorava come operaio ad Appignano, era super sportivo e si era sottoposto agli esami all’inizio di agosto, in procinto di iniziare ad allenarsi con la squadra di calcio della sua frazione, l’Helvia Recina, dopo aver indossato i colori dell’Abbadiense. Arrivato in un villaggio con la fidanzata e la comitiva partita con WeRoad, il 25enne è uscito per giocare un po’ a calcio, ma all’improvviso si è accasciato a terra ed è morto. L’autopsia, voluta dalle autorità peruviane, ha parlato di una specie di congestione intestinale, con asfissia e conseguente infarto, ma le conclusioni ufficiali non sono ancora arrivate e poi dovranno essere tradotte. Non si sa ancora quando la salma potrà rientrare in Italia, ma amici e familiari stanno tentando di organizzare un funerale al campo sportivo di Villa Potenza, per poter accogliere le tantissime persone che vorranno dare l’ultimo saluto a un ragazzo così caro.