CHIARA MARINELLI
Cronaca

Minaccia i colleghi con il coltello: arrestato

Nei guai un operaio 30enne che lavora nei cantieri della ricostruzione. La violenza si è scatenata a cena. Davanti al giudice ha patteggiato

L’ingresso del tribunale di Macerata

L’ingresso del tribunale di Macerata

Mentre è a cena minaccia con un coltello due suoi colleghi di lavoro. Poi, quando arrivano i carabinieri, li spintona e ne prende a calci uno. In macchina prende a testate il vetro del finestrino, urlando, e con i piedi cerca di rompere il plexiglass della cellula di sicurezza. Arrestato, sabato notte, un romeno, operaio di una ditta impegnata nella ricostruzione post sisma, lonut Sebastian Dodea, 30 anni. L’allarme è scattato sabato sera, introno alle 21.30, quando l’ex dipendente dell’uomo, un 56enne romeno, ha chiesto l’intervento dei carabinieri a casa sua. Secondo quanto è stato ricostruito dai militari, l’operaio aveva minacciando due suoi connazionali con un coltello, durante una cena.

Quando i carabinieri sono arrivati, il 30enne era in casa, in boxer. Da quello che è emerso il giorno prima aveva concluso il rapporto di lavoro con la ditta del 56enne, ma non voleva lasciare la casa. Alla vista dei militari, il 30enne, che era in camera da letto, ha cominciato ad urlare ed agitarsi. Alla fine, è stato portato via dai carabinieri. Ha opposto resistenza, spintonando i carabinieri e cercando di divincolarsi. Il 30enne stato ammanettato, anche per evitare che si facesse del male, ma poi ha cominciato a dare calci un carabinieri, colpendolo alla gamba sinistra. Portato di forza dal secondo al piano terra e arrivato vicino alla macchina dei carabinieri e si è puntato con i piedi per non entrare in auto. Anche durante il tragitto in caserma l’uomo ha continuato a fare resistenza, colpendo ripetutamente con la testa il vetro del finestrino laterale e spingendo con i piedi il plexiglass della cellula di sicurezza, nel tentativo di romperlo. È anche dovuto intervenire un equipaggio dei carabinieri della stazione di Castelraimondo in supporto.

Alla fine l’operaio è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Ieri in tribunale a Macerata, davanti al giudice Domenico Potetti, la direttissima. Il pm presente era Francesca D’Arienzo. Il 30enne, difeso dall’avvocato Maria Grazia Barbarella, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ha patteggiato un anno e quattro mesi e resta in carcere, a Montacuto.