ASTERIO TUBALDI
Cronaca

"Mio figlio autistico escluso dalla gita di classe"

L’insegnante di sotegno era assente e nessun altro si è reso disponibile. La denuncia della famiglia: "Assurdo che accada questo nel 2025".

Cristiana Picchio e Fabrizio Principi hanno voluto rendere pubblico il fatto

Cristiana Picchio e Fabrizio Principi hanno voluto rendere pubblico il fatto

"Nel 2025, un ragazzo autistico può ancora essere escluso da una gita scolastica perché la scuola non riesce a garantire la presenza di un insegnante di sostegno"? È quanto accaduto a Matteo, 12 anni, studente delle medie a Recanati. A denunciarlo pubblicamente è sua madre, Cristiana Picchio, che affida ai social il suo sfogo.

"Oggi voglio denunciare una situazione che non dovrebbe mai verificarsi, soprattutto nel 2025" scrive. L’insegnante di sostegno abituale di Matteo aveva un impegno improrogabile, e non è stato possibile trovare un sostituto. "Altri docenti si sono rifiutati di accompagnarlo" aggiunge la madre. Risultato: Matteo è rimasto a casa mentre i suoi compagni sono partiti per la gita. Un episodio che, secondo la famiglia, rappresenta solo l’ultimo di una lunga serie di difficoltà affrontate nei mesi scorsi. "È stato un anno iniziato male e concluso nel peggiore dei modi" racconta Picchio. Il passaggio dalla primaria alla secondaria, già delicato per ogni ragazzo, è stato aggravato dalla precarietà del sistema scolastico. Nel corso dell’anno a Matteo sono stati assegnati tre diversi insegnanti di sostegno. "Un ragazzo autistico ha bisogno di stabilità, non di volti sempre nuovi. Questo lo ha destabilizzato profondamente". La famiglia lamenta anche la mancanza di formazione adeguata da parte del personale e l’assenza di sostituti in caso di assenze, cosa che ha portato il ragazzo a perdere numerosi giorni di scuola. "Non è possibile che a ogni difficoltà nel garantire l’assistenza a mio figlio – dice il padre di Matteo, Fabrizio Principi – dobbiamo intervenire noi genitori".

La scuola, in questo, è complice ma anche vittima di un sistema inadeguato in cui mancano insegnanti di sostegno di ruolo, e i pochi spesso non ricevono la formazione necessaria Nonostante la buona volontà della dirigente, la situazione è sfuggita di mano. "Il diritto allo studio dovrebbe essere garantito a tutti, soprattutto a chi ha bisogni educativi speciali – ribadisce la madre – Ma ci ritroviamo ancora a lottare per ciò che dovrebbe essere scontato".

Cristiana Picchio ha scelto di rendere pubblica la vicenda nella speranza che le istituzioni prendano coscienza della quotidianità di molte famiglie. "Oggi è toccato a Matteo, ma questa è una realtà che si ripete. E non dovrebbe più accadere". Il caso ha voluto che lo sfogo della famiglia è esploso poche ore prima dalla presentazione, questa sera, in consiglio comunale del progetto della nuova casa per bambini autistici che l’Omphalos sta realizzando, con il contributo di cittadini ed associazioni, a Recanati.

Asterio Tubaldi