LORENA CELLINI
Cronaca

"Mio figlio autistico indagato per lesioni, è assurdo"

Lo sfogo di una mamma. L’inchiesta è partita d’ufficio, senza denuncia, dopo che il ragazzo ha affrontato un’operatrice nella struttura dove è assistito.

"Mio figlio autistico indagato per lesioni, è assurdo"

Indagato dalla Procura di Macerata con l’accusa di lesioni un ragazzo autistico; non è capace di intendere e di volere, ma evidentemente per la giustizia sì. Il protagonista di questa storia ha 28 anni, vive a Civitanova e pochi giorni fa gli è arrivato l’avviso di garanzia per i reati 582, 583 e 61: lesioni aggravate. "Sono arrabbiata, ce l’ho con la giustizia e con chi ha svolto le indagini spendendo soldi pubblici per indagare mio figlio, autistico. Il suo è un caso evidente, eclatante, doveva essere semplice da gestire per la sua patologia. Invece, il sistema è andato avanti. Ma si rendono conto di cosa è l’autismo? Mi auguro che qualcuno si metta una mano sulla coscienza e archivi".

Lungo lo sfogo della mamma, D. P., che non si rassegna. È il 25 giugno 2022 quando il ragazzo, ospite in regime di assistenza diurna all’Istituto Paolo Ricci, che opera coi disabili, aggredisce all’interno della struttura una operatrice e le provoca lesioni. La donna non sporge denuncia, ma partono le indagini. "L’incidente è avvenuto in una struttura per disabili, dove lui continua ad andare, e siamo tutti molto dispiaciuti, ma le persone che soffrono di autismo possono, a volte, essere inconsapevolmente aggressive. Ogni operatore sanitario può spiegarlo. È stato anche consultato lo psichiatra dell’ospedale e ha chiarito che mio figlio non era imputabile", riferisce la mamma.

Invece, sei mesi dopo le viene notificato l’avviso, il primo, di conclusione delle indagini preliminari: il ragazzo è indagato per lesioni personali nei confronti di operatori socio sanitari. Viene nominato l’avvocato d’ufficio, Damiano Corsalini: "lo conoscevamo e ha lavorato bene perciò ci aspettavamo che il procedimento venisse archiviato. Invece pochi giorni fa ecco un altro avviso, con la contestazione delle circostanze aggravanti per via dei certificati medici della signora aggredita, perché la prognosi da 20 era passata a 44 giorni". Il 16 ottobre scorso il legale ha depositato in Procura una memoria difensiva con cartelle cliniche e certificati che comprovano la patologia del ragazzo. "Di mio figlio – dice sfibrata – le strutture statali e comunali sanno tutto, dispongono dei documenti sulla malattia fin dalla sua nascita. Anche l’operatrice, che non ha voluto denunciare, è sorpresa dalla piega presa dalla vicenda. Ecco perché sono arrabbiata, perché è incredibile che la macchina della giustizia sia andata avanti lo stesso. Cosa vogliono, portare un ragazzo autistico davanti a un giudice? È tutto assurdo".