"Mio fratello Samuele continua a vivere"

Harry Fioretti: aveva un cuore d’oro, era sempre pronto ad aiutare. Ogni volta che guarderò il cielo saprò che lui è ancora con noi

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di Lorenzo Monachesi

"Donare gli organi di mio fratello è stato un gesto di amore in favore di altre vite che ci ha dato la forza per compensare, sebbene in minima parte, l’immenso dolore per la perdita di Samuele". Harry Fioretti ricorda il fratello 51enne morto l’altroieri a causa di un’emorragia cerebrale. "È importantissimo – aggiunge – sapere che vive in altre persone. Non so chi riceverà i suoi organi, ma so che lui vive ancora ogni volta che alzerò gli occhi al cielo".

Harry, quando si è sentito male suo fratello?

"Sabato attorno alle 11. Stava andando a fare la spesa quando si è sentito male e si è accasciato. La scena è stata vista da un amico del 118 che ha subito chiamato i soccorsi. In un attimo sono arrivate due ambulanze ed è stato portato all’ospedale".

Lei quando è arrivato in ospedale per sapere le condizioni di Samuele?

"Sono stato avvisato quasi all’istante e quando sono arrivato ho visto mentre lo portavano nel reparto su una barella. L’ho visto, aveva la parte sinistra paralizzata. Gli ho anche parlato".

Cosa gli ha detto in quel momento?

"Con le lacrime agli occhi che gli voglio tanto bene e lui mi ha risposto di saperlo, poi mi ha stretto forte la mano con quella che aveva ancora forza. Faceva fatica a parlare, sono stati momenti indimenticabili con lui che mi ha parlato sul punto di morte".

Ma è riuscito a capire cosa le ha detto?

"Voleva che lo portassi a vedere la Torre Eiffel. Samuele è sempre stato un appassionato di modellismo navale e per soddisfare questo desiderio era disposto a vendere un suo prestigioso modellino".

Lui aveva lasciato scritto che i suoi organi venissero donati?

"No, ma mio fratello aveva un cuore d’oro, era sempre pronto a dare, ad aiutare senza che nessuno glielo chiedesse".

I medici cosa le hanno detto?

"Che la situazione era disperata, ma ciò era stato capito sin da quando gli sono state prestate le prime cure".

Come è nata l’idea di donare gli organi?

"È stato un suggerimento molto delicato, fatto in punta di piedi dai medici. Abbiamo deciso di compiere questo gesto d’amore perché avrebbe fatto del bene e aiutato altre persone. Oggi (ieri, ndr) tanti suoi amici mi hanno detto che questa scelta lo descrive benissimo".

Quante persone sono arrivate al Centro funerario?

"Tantissime, almeno 300. È stato un viavai di persone tra amici, conoscenti, ovviamente parenti, colleghi di lavoro. Non pensavo che avesse così tante amicizie".

Dove ha lavorato suo fratello?

"A lungo nel settore bici con la Trubbiani e poi a Civitanova con la Triride".

Samuele Fioretti lascia la mamma Assunta, il papà Valeriano, il fratello Harry e la cognata Michela. Il funerale sarà celebrato alle 11 di oggi nella chiesa Santissimo Crocifisso di Villa Potenza dove risiedeva.