Missione nelle case di riposo "Così tuteliamo i più fragili"

Saranno i medici di base a somministrare il vaccino agli anziani delle rsa "Entro la fine del mese potremo programmare anche questa fase delicata"

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di Chiara Sentimenti

Il primo passo è stata la vaccinazione contro il Coronavirus, ma entro la fine del mese i medici di base potrebbero essere chiamati nelle case di riposo per vaccinare gli anziani. Per i dettagli bisognerà aspettare ancora qualche giorno, ma in base all’accordo sottoscritto con la Regione saranno proprio i medici di famiglia a somministrare la dose ai loro assistiti nelle case di riposo, secondo una scaletta che dovrà poi essere definita in relazione alle priorità rilevate nelle diverse strutture. "C’è un accordo regionale in base al quale i medici di base saranno chiamati a somministrare le vaccinazioni nelle rsa (residenze sanitarie assistenziali, ndr) e nelle strutture protette – spiega il dottor Luciano Caraceni, che sarà chiamato per andare a Villa Cozza di Macerata, dove segue alcuni anziani –. Ancora non sappiamo come sarà strutturata la somministrazione dei vaccini, ma credo che sarà prevista una formazione per questo tipo di vaccinazione, in particolare relativa alla preparazione del vaccino, che va conservato a una certa temperatura, poi scongelato, diluito e iniettato. Per questo, immagino che ci dovranno dire quante persone dovremo vaccinare ogni giorno, in modo da preparare soltanto le dosi necessarie. La vaccinazione è importante e io la consiglio, ormai sono passati nove mesi dell’inizio della pandemia e questo è uno strumento importantissimo per combattere il Coronavirus". "Sono sempre rimasto in contatto con i miei pazienti a Villa Cozza, anche nei mesi in cui non siamo potuti entrare per il focolaio che aveva interessato diversi anziani – aggiunge il dottor Floriano Ferrucci –, grazie a un programma che mi permetteva di seguire tutti da casa e al contatto costante con gli infermieri della casa di riposo. Per le vaccinazioni ci dovranno spiegare se andranno fatte a tutti o soltanto a chi non ha contratto il Coronavirus, anche se, leggendo alcuni approfondimenti, sembra che vadano fatte a tutti. Inoltre, per gli anziani che non sono in grado di intendere e volere ci vorrà il via libera da parte di un legale rappresentante, dunque anche questo aspetto dovrà essere definito. Siamo in attesa di avere istruzioni per poi partire". "Ci stiamo attrezzando – conclude il presidente dell’ordine dei medici della provincia di Macerata, Romano Mari –. La prima cosa era di rendere idonei i medici, adesso che ci siamo vaccinati con la prima dose, con le dovute cautele e precauzioni, penso che entro fine mese potremo cercare di programmare e affrontare questa fase altrettanto delicata, in cui entreremo in contatto con persone fragili".