Treia, morte di Mithun. Disposto l’esame del Dna

Via alle analisi per verificare se ci siano eventuali tracce di terze persone

Mithun Rossetti, 26 anni, residente a Treia

Mithun Rossetti, 26 anni, residente a Treia

Treia (Macerata), 7 marzo 2018 - Colpo di scena nelle indagini sulla morte di Mithun Rossetti, il 26enne studente universitario di Treia trovato impiccato nell’agosto del 2016 in una villa di Porto Sant’Elpidio. Il sostituto procuratore di Fermo Alessandro Piscitelli ha disposto l’esame per accertare la presenza del Dna di terze persone sul corpo del ragazzo. Domani il magistrato conferirà l’incarico alla dottoressa Eugenia Carnevali per svolgere gli accertamenti tecnici non ripetibili sui tamponi prelevati in sede autoptica, per verificare eventuali tracce organiche.

Una richiesta che faceva parte del compendio delle indagini suppletive auspicate dai legali delle famiglia Rossetti, gli avvocati Federico Valori e Rossano Romagnoli, al fine di chiarire le tragiche vicende di quella maledetta notte di agosto. «Abbiamo ancora molti dubbi – spiega l’avvocato Valori – circa la frettolosa attribuzione della morte ad un intento suicidiario. Provvederemo a nominare i nostri consulenti tecnici, la genetista Marina Baldi, il medico legale Antonella Simonato, il professor Massimo Lancia e il criminalista Nicola Caprioli. Ci auguriamo che tale spirito collaborativo non venga frustrato come accaduto con lo svolgimento degli accertamenti tecnici relativi ai dispositivi elettronici. Infatti, a distanza di oltre venti giorni dal deposito dell’elaborato peritale da parte del dottor Russo, non abbiamo ancora ottenuto copia del medesimo e, soprattutto, del materiale informatico sul quale l’indagine stessa si è svolta».