
Una pattuglia della polizia di Civitanova
Infastidisce i clienti di un locale in pieno centro, e quando arriva la polizia insulta gli agenti con frasi volgari e aggressive, opponendo resistenza. Così nei guai è finito un 26enne, Isam Abida, nato a Civitanova ma residente a Morrovalle. Ma il ragazzo ha capito l’errore, si è scusato e ha patteggiato.
L’episodio per il quale è finito sotto processo era avvenuto poco più di un anno fa, il 18 maggio 2024, in un locale in corso Dalmazia, non lontano dalla centralissima piazza XX Settembre. Secondo l’accusa, sostenuta ieri in aula dal pubblico ministero Francesca D’Arienzo, il 26enne avrebbe offeso due agenti di polizia, che erano intervenuti in seguito a una segnalazione di una persona che disturbava i clienti. Quando gli agenti sono arrivati sul posto, il ragazzo avrebbe pronunciato nei loro confronti frasi come "non potete chiedermi i documenti" e una serie di parole offensive, con tono scontroso e arrogante. Per questo è accusato di oltraggio a pubblico ufficiale. Inoltre, avrebbe fatto atti di resistenza nei confronti dei due agenti intervenuti opponendosi fermamente, anche usando un linguaggio scurrile e aggressivo, per evitare di essere accompagnato negli uffici del commissariato per procedere all’identificazione. E per questo è finito sotto accusa anche per resistenza a pubblico ufficiale.
L’altro ieri in tribunale a Macerata, davanti al giudice Domenico Potetti, il 26enne, presente in aula e difeso dall’avvocato Laura Baldassarrini, si è scusato per il suo comportamento e ha patteggiato quattro mesi e venti giorni, chiedendo di convertire la pena in una pena pecuniaria. Chiara Marinelli