"Cuginette violentate per anni dall’orco"

Sotto accusa un 69enne, compagno della zia. All’epoca dei fatti le ragazzine erano minorenni: si sono costituite parti civili con i genitori

Le ragazze avrebbero subito violenza quando erano minorenni

Le ragazze avrebbero subito violenza quando erano minorenni

Macerata, 9 luglio 2020 - Sarà processato con il rito abbreviato un maceratese di 69 anni, accusato di avere molestato sessualmente due cuginette, che all’epoca dei fatti erano minorenni. Una delle due presunte vittime, nata nel 2002, avrebbe subito sin da quando aveva 5 o 6 anni le attenzioni morbose del compagno della zia. L’uomo era amico dei genitori e oltretutto in quei tempi era il compagno della zia, così era considerato come una persona di famiglia e quindi andava a casa loro o gli veniva affidata la bambina, adesso maggiorenne, per momenti di svago o per fare delle gite.

Ma c’è anche un’altra presunta vittima, si tratta di una bambina, tra le due c’è solamente un anno di differenza, che sarebbe stata al centro delle attenzioni morbose dell’uomo sin da quando aveva all’incirca 10 anni. Secondo l’accusa, l’uomo ha avuto occasione per stare da solo con le bambine, che gli venivano affidate anche in virtù della parentela, oltre che dell’amicizia. A un certo punto è stata la più grande delle due, cioè quella nata nel 2002, a raccontare cosa avrebbe subito dallo zio in seguito a un brutto episodio avvenuto a scuola: da lì è partita la denuncia e quindi sono iniziate le indagini.

A quel punto lei e l’altra ragazzina sono state sentite in procura, con l’incidente probatorio, in maniera protetta, con una psicologa e alla presenza degli avvocati dell’indagato. In questo modo le loro dichiarazioni possono essere utilizzate nel processo senza che le due debbano ripeterle di nuovo nell’aula di giustizia. In quelle occasioni le bambine hanno confermato degli abusi subìti dallo zio sin da quando erano piccole. La procura ha poi ascoltato anche altre ragazzine, amiche delle due e spesso presenti in casa loro, ma non sono emersi profili interessanti. La consulente psicologa ha dichiarato attendibili le ragazze. Ieri si è tenuta l’udienza preliminare con il gup Domenico Potetti, ed è stato chiesto il rinvio a giudizio. Il 69enne ha chiesto il rito abbreviato. Le due minori e i loro genitori si sono costituiti parti civili e sono rappresentati dagli avvocati Alessandro Marcolini e Simona Nasso. Gli avvocati Olindo Dionisi e Fabrizio Giustozzi difendono invece l’imputato, il quale respinge con forza le accuse che gli sono state mosse e ritiene che tutto ciò sia nato come una sorta di ritorsione dopo la fine della relazione con la zia delle due ragazze. Il 21 ottobre si terrà l’udienza e si arriverà alla sentenza del processo.