Potenza Picena, "Molestie su una minorenne". Radiato un direttore sportivo

Il tribunale della Federciclo inibisce il potentino Giordano Romoli. La segnalazione partita da una giovane di Porto Sant'Elpidio

Giordano Romoli

Giordano Romoli

Macerata, 18 gennaio 2018 - La sanzione della radiazione, per l’accusa di aver molestato una giovanissima atleta, è scattata per Giordano Romoli di Potenza Picena, da anni conosciuto direttore sportivo delle società ciclistiche locali, padre tra l’altro della campionessa Marina, che dopo le prime vittorie internazionali nel 2010 ha avuto un incidente che l’ha costretta alla sedia a rotelle. La notizia, esplosiva nel mondo dello sport in generale e del ciclismo in particolare, è stata resa nota dalla Federciclismo. «Nella riunione collegiale del 16 gennaio presso la sede federale della Fci Stadio olimpico a Roma, il tribunale federale commina al tesserato Giordano Romoli la sanzione della radiazione con decorrenza dalla data odierna». A irrogarla è stata la prima sezione del tribunale federale della Federciclismo, presieduto dall’avvocato Salvatore Mainardi, che tra dieci giorni depositerà anche le motivazioni di questa decisione.

Romoli, dipendente di un’azienda della zona, coltiva da sempre la passione per il ciclismo ed è stato direttore sportivo in diverse società, nel Maceratese e non solo. L’anno scorso era stato chiamato alla Uc Porto Sant’Elpidio, gli erano state affidate le atlete dell’under 23. Ma l’estate scorsa, i genitori di una ragazza – che all’epoca era minorenne – hanno mandato una segnalazione scritta al comitato regionale della Federazione, segnalando le molestie che, in una occasione, la ragazzina avrebbe subito da Romoli. La giovane sarebbe riuscita a respingere le avances del suo direttore sportivo, evitando il peggio, ma sarebbe comunque uscita sconvolta dall’accaduto. Per questo ne avrebbe subito parlato con i genitori, raccontando cosa avrebbe subito, e la famiglia avrebbe poi deciso di inviare la segnalazione alla Federazione. Ricevuta la lettera, circostanziata e precisa, è stata subito attivata la procura federale per chiarire come fossero andate davvero le cose. È partita l’istruttoria, e alla luce di quanto emerso martedì, dopo che i giudici hanno sentito alcuni testimoni e anche lo stesso Romoli, è arrivata la sanzione, la più grave prevista dal procedimento: la radiazione immediata. Ora Romoli non può avere ruoli con la Federazione o con gli enti come tecnico, tesserato o dirigente, e non può frequentare o partecipare a manifestazioni ufficiali della Federazione. La decisione però non è definitiva: può essere impugnata davanti alla Corte federale d’appello.

Questo è il primo caso accertato di molestie sessuali nel mondo del ciclismo, e l’ambiente sportivo è rimasto piuttosto scosso dalla sentenza. In passato c’erano state delle voci circa le avances o le vere e proprie molestie che avrebbero subito alcune cicliste, ma nulla era mai stato formalizzato con una denuncia, dunque erano rimaste solo voci senza alcun fondamento. Nel caso di Romoli, invece, la ragazza ha fatto sì che si facesse chiarezza sulla vicenda.