"Moltiplicati gli sforzi per i nuovi poveri"

L’assessore ai Servizi sociali D’Alessandro: cresce il numero di chi chiede aiuto, tanti commercianti bussano ai nostri uffici

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di Chiara Sentimenti

Un sostegno nell’immediato per tamponare le situazioni di difficoltà economica, ma anche uno sguardo al futuro con la creazione di progetti che possano contribuire a combattere esclusione sociale e l’isolamento accentuato in questi anni dalla pandemia. Su questi due fronti si sono mossi i Servizi sociali, guidati dall’assessore Francesca D’Alessandro, che ha visto moltiplicarsi le richieste di aiuto da un po’ tutte le fasce della popolazione.

"Le persone che si rivolgono ai nostri sportelli sono cresciute molto, al di là delle famiglie che già conoscevamo, abbiamo donne rimaste senza lavoro, ma anche commercianti che hanno vissuto un momento di difficoltà per le chiusure imposte dalla pandemia – spiega l’assessore D’Alessandro –. Per questo i Servizi sociali si stanno muovendo sul fronte economico, perché la crisi non è stata solo sanitaria, in diversi modi. Grazie al progetto "Il cuore grande di Macerata", ad esempio, abbiamo erogato 58.337 euro per coprire 124 domande arrivate non solo dalle famiglie, ma anche la classe media dei commercianti. Per quanto riguarda i buoni spesa, invece, con la prima tranche in cui avevamo a disposizione 220mila euro, abbiamo erogato 988 contributi, su un totale di 1.234 domande arrivate. In questa seconda tranche, che prevede maglie più larghe perché si possono chiedere anche i pagamenti di affitti o bollette, finora sono già stati erogati 108mila euro (su 170mila a disposizione), 341 i buoni spesa erogati e 21 i contributi per il pagamento delle utenze. Oltre a questo il Comune ha erogato ulteriori 5mila euro a nuclei indigenti della città". Oltre agli aiuti economici, però, i Servizi sociali stanno lavorando a progettazioni che sostengano disabili e anziani e aiutino i giovani ad allontanarsi da alcol e droghe. "Fin dal primo momento ho voluto che il mio assessorato non fosse improntato solo all’assistenzialismo – aggiunge D’Alessandro – ma che fosse di accompagnamento a un progetto di vita. Penso, ad esempio al primo festival del sociale in cui abbiamo attenzionato il tema dell’autismo, una fragilità che presenta numeri crescenti, ma che spesso vede le famiglie sole. Poi abbiamo pensato al weekend Alzheimer perché vogliamo potenziare alcuni strumenti già presenti in città per sostenere chi è affetto da questa patologia. Sul contrasto alla violenza di genere, abbiamo sottoscritto un protocollo con la prefettura, mentre per sostenere i giovani, è importante lavorare non solo con le forze dell’ordine per prevenire i reati di spaccio che, con la pandemia, non sono certo diminuiti, ma anche con tutte le associazioni per fare fronte comune. Dobbiamo fornire ai giovani valide alternative, per allontanarli da eventuali strade più pericolose. Un progetto su cui puntiamo molto è "TuttixUno" in cui, grazie al coinvolgimento delle società sportive, accogliamo giovani con fragilità o che arrivano da famiglie in difficoltà per fargli fare sport gratuitamente". Prosegue poi la raccolta fondi del progetto "Tana libera tutti" per creare uno spazio inclusivo all’interno dei giardini Diaz e dal prossimo anno si lavorerà anche per riaprire i centri anziani nei quartieri, per dare corpo al progetto "Attivi si nasce".