Monastero ricostruito "Esempio da emulare"

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L’abbraccio di un’intera comunità per il ritorno delle 17 carmelitane scalze a Tolentino, nel nuovo monastero di Santa Teresa ricostruito in legno. Domenica 30 ottobre 2016 avevano dovuto lasciare la città. Domenica 30 ottobre 2022, sei anni esatti dopo il terremoto, sono rientrate a "casa". Ed è stata festa, insieme alle autorità civili e religiose, a centinaia di amici. Presenti il commissario Giovanni Legnini, i sindaci Mauro Sclavi di Tolentino Mario De Carolis di Cascia (Comune che ha ospitato le suore in questi anni), il vescovo Nazzareno Marconi, l’arcivescovo di Urbino Giovanni Tani e l’arcivescovo emerito di Cagliari Giuseppe Mani, oltre a una rappresentanza dell’azienda costruttrice Wolf Haus e di Progetto Arte Poli, che ha realizzato i nuovi arredi liturgici. "Questa è la casa di tutti: è stata costruita con l’affetto e l’aiuto concreto di tutti – ha detto suor Maria Chiara Tani, priora –. Sarà la casa dell’accoglienza. Siamo suore di clausura ma le porte saranno aperte per chiunque avrà bisogno di essere ascoltato". La struttura aveva riportato danni pesanti, mentre la chiesa, essendo adiacente, aveva un’inagibilità indotta. Il monastero, demolito e ricostruito, di 3.420 metri quadri, è green, in classe energetica A4 (la più alta disponibile). La posa del primo "legno" era avvenuta l’11 dicembre scorso. "Per le modalità e i tempi – ha detto Legnini soddisfatto –, questa realizzazione costituisce un esempio, da emulare. È una ricostruzione sicura, sostenibile, fatta in tempi straordinariamente brevi. O meglio, lunghi per arrivarci, ma poi in dieci mesi hanno ricostruito un convento. Questo vuol dire che molte cose sono possibili". Si tratta della prima struttura privata con valenza pubblica che si attiva a Tolentino. "Questo ritorno a casa è un esempio – ha aggiunto il sindaco Sclavi –. Basti vedere che la pietra oggi si è trasformata in un altare. Come amministrazione cercheremo di "copiare" questa linea: in cinque anni dobbiamo riuscire a consegnare alla città le opere che merita". Marconi ha consacrato il nuovo altare. "L’augurio è che ognuno possa vedere Dio nei vostri occhi, con la vostra semplicità e umiltà – ha detto rivolgendosi alle suore –. Grazie a Dio, a voi e a tutti quelli che hanno reso possibile questa giornata".

Lucia Gentili