Monolocali per turisti nell’ex hotel Diana

L’edificio, a due passi dal mare, sarà di cinque piani. Soddisfatta l’assessore Belletti: "È un intervento di rigenerazione urbana"

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L’ex hotel Diana demolito per fare spazio a un’altra struttura a vocazione turistica. Il committente del progetto, che un anno fa è stato presentato in Comune, ed approvato dall’apparato tecnico, è lo Scatolificio Giorgi Srl di Tolentino che riqualificherà anche un tratto di via Cavour attraverso la sostituzione dell’asfalto stradale, la relativa segnaletica sia verticale che orizzontale e la realizzazione di nuovi marciapiedi su entrambi i lati stradali. Il vecchio albergo è già stato abbattuto dalle ruspe che sono entrate in azione ad agosto.

Nell’edificio, per il quale è stata mantenuta la volumetria esistente (2.389 metri cubi), che è incastonato tra via Cavour e via Mameli, a due passi dal lungomare sud e dalla piazza centrale, saranno realizzate 19 residenze turistico-alberghiere, costituite da monolocali con camera, angolo cottura e relativo servizio igienico, distribuite su cinque piani, collegati sia dal vano scala che dal vano ascensore. Previste inoltre due aree esterne destinate a parcheggio, una di circa 162 metri quadrati e un’altra di 35 metri quadrati, quest’ultima riservata alle persone diversamente abili.

Un piano di recupero che l’amministrazione comunale ha adottato ieri. "Un’altra area di Civitanova – ha commentato l’assessore all’urbanistica Roberta Belletti – sarà riqualificata mediante la realizzazione di questa moderna e funzionale struttura che sarà sicuramente un valore aggiunto per il turismo, settore strategico per l’economia del nostro territorio. Un esempio virtuoso di collaborazione pubblico-privato, che consentirà non solo la riqualificazione, ma sarà un vero e proprio intervento di rigenerazione urbana". Il progettista è l’architetto Luigi Guardiani di Montegranaro.

La scelta dell’azienda tolentinate di investire nel settore del turismo rappresenta un unicum - insieme a quella dell’ex hotel Adria diventato l’albergo Chiara Luna - per Civitanova dove, finora, tutti gli ex alberghi sono stati rilevati da privati che hanno chiesto e ottenuto dal Comune il cambio di destinazione urbanistica e costruito edifici a cubatura residenziale e commerciale, rispondendo alle richieste del mercato del mattone, particolarmente fiorente di questi tempi in città, e così negli anni si è detto addio all’albergo Adua, al Tortuga, al Pamir, al Roma, al Villa Eugenia, all’Adria, al Sant’Elena che hanno tutti lasciato il posto a palazzi e appartamenti.

Lorena Cellini