
Ha incontrato la città per la prima volta domenica monsignor Rolandas Makrickas, l’arcivescovo titolare di Tolentino (nominato da Papa Francesco a febbraio). Insieme al vescovo Nazzareno Marconi e al padre provinciale degli agostiniani padre Giustino Casciano, ha celebrato la messa per la festività di San Nicola. In una basilica gremita, alla presenza dell’amministrazione, delle autorità civili, militari e religiose, l’arcivescovo ha salutato i presenti, dispensando sorrisi e strette di mano. Ha ricordato che anche nel suo Paese, la Lituania, San Nicola è venerato dalla popolazione. E ha auspicato di tornare quanto prima per visitare e conoscere la storia e l’arte tolentinate. "Sono profondamente onorato di essere qui – ha detto –, dove si trovano le reliquie di un santo conosciuto in tutto il mondo. I santi sono un’affascinante spiegazione del Vangelo, la loro vita rappresenta un punto di vista privilegiato da cui vedere la buona novella: che Dio è nostro Padre e ognuno di noi è amato da Lui. L’ha detto anche il Papa a L’Aquila, colpita come voi dal sisma. Dopo di me verranno altri arcivescovi, e il nome di Tolentino continuerà a spargersi nel mondo. Tolentino ha un grande santo: un missionario che portava la pace. Un santo gioioso, San Nicola, il santo del buonumore".