Morìa di negozi in centro, se ne va Calzedonia: "Ormai intorno a noi è rimasto il deserto"

La titolare Letizia Bartolacci: una volta c’era la fila fuori dal negozio, per un marchio come questo serve un flusso continuo di gente "Sono cambiate le abitudini, si è modificato il modo di fare acquisti".

Macerata, 11 maggio 2023 – Ennesima chiusura in centro storico: anche Calzedonia in via Lauri verso lo stop. Ad agosto, il punto vendita aperto oltre 30 anni fa abbasserà la saracinesca. Resterà aperto il negozio Calzedonia dentro il centro commerciale Valdichienti. "Un’attività così, con un marchio come questo, deve essere posizionato dove c’è un flusso continuo di gente", spiega la titolare, Letizia Bartolacci. Cosa che, da queste parti, non si verifica più da tempo. E così il centro perde un altro pezzo.

Morìa di negozi in centro  Se ne va Calzedonia  "Ormai intorno a noi  è rimasto il deserto"
Morìa di negozi in centro Se ne va Calzedonia "Ormai intorno a noi è rimasto il deserto"

Numerose le chiusure recenti: basta ricordare Fantasia, negozio di abbigliamento per bambini, la pizzeria Nene in piazza Annessione, l’edicola per il corso della Repubblica e, poco più avanti, l’ottica Martinelli, che chiuderà i battenti tra un mese. Anche il negozio Ibro non è più per il corso: si trasferisce.

Per non parlare di via Lauri, con una lunga sfilza di vetrine abbandonate: dopo Celeste (che si è trasferito più su, in corso Matteotti), e Carpisa, hanno mollato il bar La Tazza d’oro, l’edicola a fianco e la pizzeria Stella nella piazzetta XXX Aprile, davanti la chiesa di San Giorgio.

Anche Punto Sport, in corso Cavour, ha annunciato lo stop: a luglio, Maurizio Vallesi chiuderà i battenti e se ne andrà in pensione. "Sono cambiate le abitudini delle persone, si è modificato il modo di fare acquisti, – sottolinea Bartolacci –, adesso i clienti sono molto più oculati, comprano per lo più per necessità. Io ho iniziato a lavorare qui in centro nel ‘94, quando il negozio era nell’edificio accanto (dove poi c’era la gioielleria 18 Karati, anche questa, però, chiusa qualche mese fa, ndr), poi nel 2002 ho aperto dove siamo ora. Una volta, c’era la fila fuori dal negozio".

Questa chiusura, ora, rappresenta "un grande dispiacere a livello umano, conosco i clienti, ho dedicato la vita a questo posto – prosegue Bartolacci –, sono in via Lauri fin da giovane, il problema è che intorno a me adesso c’è il deserto". In centro piano piano sono venute sempre più a mancare, ad esempio, anche le grandi catene di abbigliamento, oltre che gli uffici, le banche, le scuole. Anche se rimane il punto vendita Calzedonia al centro commerciale di Piediripa, probabilmente dovrà essere tagliato il personale.

Il negozio di abbigliamento Ibro, invece, si trasferisce: la titolare, Milena Ibro, da due settimane ha messo un cartello fuori per avvisare i clienti e ora cerca un altro posto, se possibile sempre in centro, ma lungo corso della Repubblica "era impossibile mandare avanti un’attività come quella, in stile tradizionale – spiega –. La città è in estrema difficoltà, non c’è gente in giro. Spero di trovare presto un luogo adatto e vorrei che fosse in centro, mi sposto anche perché ho un progetto simile a quello che facevo prima, un’evoluzione della mia proposta commerciale. Sarà una sorpresa".

Il punto è che "non è possibile tirare avanti con zero clienti per il corso, il nuovo progetto prevederà che divento più social, ogni volta che mi sono mossa in questo senso è sempre andata bene, ho collezionato molti ‘mi piace’. Ma il problema vero è che la città di Macerata è vuota, completamente immobile, per niente frequentata. È vero che mi trasferisco anche per altri motivi, ma è vero anche che se avessi avuto un buon giro di turisti, ragazzi, famiglie, non me ne sarei andata. Il declino – incalza Ibro – è iniziato con il trasferimento delle scuole fuori dal centro (Mestica e Convitto). Con quella mossa, si è persa per sempre la città. Prima c’erano frotte di bimbi, ragazzi e loro genitori in centro, adesso la comunità è del tutto scarnificata. Il centro è diventato un non-luogo, come una stazione, dove passi ma non ti fermi".