Morta dopo la gastroscopia a Macerata, indagato il medico

Domani l'autopsia disposta per fare luce sul decesso di Luigia Porro nella casa di cura Marchetti

L'autopsia farà luce su cosa abbia provocato la morte della paziente

L'autopsia farà luce su cosa abbia provocato la morte della paziente

Macerata, 10 ottobre 2018 - È indagato il medico della clinica Marchetti che ha svolto la gastroscopia su Luigia Porro, 69 anni, morta pochi minuti dopo l’esame. La donna, residente a Montelupone, è entrata nella struttura privata a due passi da corso Cairoli lunedì alle 12, e lì è morta nel giro di un’ora scarsa.

Si svolgerà domani l’autopsia per chiarire ogni dubbio sulle cause della morte. Il consulente della procura sarà il dottor Cristian D’Ovidio, mentre il consulente tecnico di parte per la famiglia della vittima sarà la dottoressa Francesca Tombesi. L’addetto agli esami endoscopici della casa di cura Marchetti è intanto indagato per omicidio colposo in ambito sanitario. Porro, lunedì, era arrivata alla clinica, accompagnata dal marito, per sottoporsi a quello che doveva essere solo un esame di routine, di controllo. Secondo le prime ricostruzioni, la donna non aveva particolari problemi di salute. Così è entrata nella stanza dove si doveva sottoporre alla gastroscopia (viene introdotto dalla bocca l’endoscopio, un tubo sottile, che deve arrivare fino allo stomaco).

Pochi minuti dopo però, il medico è uscito a chiamare il marito, spiegando che l’esame non poteva essere condotto perché l’endoscopio aveva incontrato un’ostruzione a livello dell’esofago. Il medico avrebbe spiegato di non essere riuscito a procedere oltre, fino allo stomaco, e avrebbe detto di aver tentato ripetutamente di penetrare quel punto, senza successo. Così il marito è entrato nella stanza, dove la donna aveva iniziato a lamentare dei dolori: «Mi sento male», avrebbe detto più volte l’anziana, indicando l’addome.

Poi la 69enne avrebbe vomitato, quindi l’avrebbero messa su un fianco: il dottore avrebbe detto al marito di tenerle le gambe sollevate e sarebbe stato allora che lei avrebbe chiuso gli occhi. Secondo le prime ricostruzioni (sul posto è intervenuta la polizia), nella stanza sarebbe entrato anche il dirigente del reparto di Medicina della clinica, chiedendo dove fosse il defibrillatore e facendo chiamare il 118. A quel punto avrebbero fatto uscire il marito dalla stanza. 

Quindi sono stati chiamati i soccorsi: i sanitari del 118 hanno intubato la 69enne e hanno fatto il massaggio cardiaco, ma per la donna non c’era già più niente da fare. Intorno alle 13 è stato constatato il decesso. Si attende ora l’autopsia, per capire quale possa essere stata la causa della morte della 69enne, poi il corpo sarà restituito ai familiari e potrà essere stabilita la data del funerale. Porro, casalinga, originaria del Milanese, residente da moltissimi anni a Montelupone, lascia il marito, Luigi Stortoni, e una figlia.