Macerata, muore dopo l’intervento alla gola. Indagati tre medici

La vittima è un 62enne di Appignano. La famiglia ha presentato una querela ai carabinieri

Ieri è stato eseguito l’esame autoptico all’obitorio dell’ospedale; nel riquadro Moschini

Ieri è stato eseguito l’esame autoptico all’obitorio dell’ospedale; nel riquadro Moschini

Macerata, 1 dicembre 2018 - Indaga la procura di Macerata sulla morte di Gilberto Moschini, avvenuta in seguito a un intervento chirurgico fatto al Policlinico di Modena. Per questo ieri è stata eseguita un’autopsia che però, al momento, non ha chiarito le cause del decesso.

Due medici e uno specializzando sono stati iscritti nel registro degli indagati. L’uomo, un 62enne residente ad Appignano, si era operato mercoledì 21: una exeresi alla gola resa necessaria dopo una operazione importante fatta un anno fa.

In ospedale, dopo l’intervento, aveva avuto una sorta di crisi d’aria, un momento in cui gli era mancato il respiro. Ma era stato subito soccorso e in seguito dimesso, con le indicazioni di non mangiare cibi solidi e non sforzare la gola. Ma domenica alle 7 di mattina, a casa sua, avrebbe avuto una seconda crisi d’aria.

Avrebbe fatto appena in tempo a chiedere aiuto alla compagna, e poi il suo cuore avrebbe smesso di battere. Nell’abitazione i familiari avevano chiamato il 118 e i medici, che però purtroppo non avevano potuto fare nulla per lui. Ma alla luce di quanto accaduto, avevano chiesto un riscontro diagnostico per accertare le cause della morte.

Di fronte a questo quadro, domenica mattina la famiglia, assistita dall’avvocato Fabrizio Giustozzi, ha presentato una querela ai carabinieri, chiedendo che partisse un accertamento specifico. Il sostituto procuratore, Enrico Riccioni, ha disposto dunque il sequestro delle cartelle cliniche alla clinica universitaria di Modena e l’autopsia, che era stata fissata in un primo momento per mercoledì.

Intanto, sono stati iscritti nel registro degli indagati – per un’ipotesi di colpa medica – due medici e uno specializzando del Policlinico di Modena: gli otorini Marco Trebbi, Marco Bonali e lo specializzando Francesco Maccarone. I tre indagati, difesi dall’avvocato Lorenzo Muracchini, hanno chiesto alla procura un rinvio dell’autopsia, per potere partecipare all’esame con i consulenti. Così tutto è slittato, a ieri pomeriggio.

L’autopsia è stata eseguita all’obitorio per la procura dal medico legale Antonio Tombolini, che però malgrado un lungo esame – a quanto sembra – non sarebbe stato in grado di individuare subito la causa esatta della morte di Moschini. Per questo ha chiesto due mesi di tempo per analizzare i campioni di tessuto prelevati in laboratorio, così da potere ricostruire l’accaduto con gli esami istologici e verificare se possano esserci profili di responsabilità medica. All’esame autoptico, per i familiari della vittima, erano presenti anche il medico legale Mauro Cirilli, e l’avvocato Giustozzi.

«Le prime risultanze degli approfondimenti interni svolti dall’Azienda ospedaliero-universitaria non evidenziano criticità nel percorso di cura del paziente – ha dichiarato ieri il Policlinico sulla vicenda –. L’Azienda, attendendo le risultanze delle indagini della magistratura, si unisce al cordoglio dei familiari».

Bisognerà attendere due mesi per sapere di più su quanto accaduto. Dopo l’autopsia, la salma è stata restituita ai congiunti. Da ieri la camera ardente è stata allestita al Centro funerario di Macerara, dove rimarrà fino al funerale che sarà, domani alle 10 nella chiesa di Gesù Redentore ad Appignano. Il 62enne, originario di Recanati, per anni residente a Treia, lascia 2 figli. Appassionatissimo di bocce, giocava da sempre con il gruppo di Villa Potenza anche in competizioni importanti.