Domani si terrà il funerale di Giovanni Illuminati, 77enne investito tre mesi fa a Porto Recanati. La conducente della Fiat 500 è indagata per omicidio stradale. La città è in lutto per la perdita dell'uomo, ricordato come amico fedele e buono.
Sarà celebrato domani alle 9, nella chiesa del Preziosissimo Sangue, il funerale di Giovanni Illuminati (nella foto), il 77enne deceduto domenica scorsa all’istituto Santo Stefano di Porto Potenza, dopo che era stato investito tre mesi fa da una Fiat 500, mentre percorreva in bici l’incrocio tra viale Europa e via Salvo D’Acquisto a Porto Recanati.
Ieri mattina, all’obitorio di Civitanova, il medico legale Donatella Fedeli ha svolto sul corpo l’autopsia che era stato disposta dalla procura di Macerata. Il consulente avrà 90 giorni di tempo per consegnare la relazione sulle cause della morte. La 26enne portorecanatese che era alla guida della Fiat 500 è stata iscritta al registro degli indagati, con l’accusa di omicidio stradale.
Ancora è forte il cordoglio in città per la scomparsa di Illuminati, originario di Potenza Picena ma da tanti anni residente a Porto Recanati e per lungo tempo autista dell’azienda Zallocco di Loreto. L’uomo lascia la compagna Adelaide e il fratello Angelo. "Giovanni, amico fedele e buonissimo, non posso pensare che non sarai qui con noi – è il ricordo condiviso sui social network da una amica –. Non riesco a fermare le lacrime, ho pregato tanto che questo giorno non arrivasse mai. Grazie per il tuo sorriso, grazie di essere mio amico, grazie ogni volta che avevo bisogno e tu ci sei sempre stato. Ciao Giovanni, da lassù non dimenticarti di noi".
Il tragico incidente era avvenuto il 13 maggio. Intorno alle 16.15, Illuminati stava pedalando in sella alla sua bici elettrica lungo viale Europa. Ma una volta arrivato all’incrocio con via Salvo D’Acquisto, stando alla ricostruzione della polizia locale, era stato urtato lateralmente dalla Fiat 500. Il 77enne era finito sull’asfalto, battendo la testa e perdendo i sensi per qualche attimo. Perciò, era intervenuta l’eliambulanza che lo avevo portato all’ospedale di Torrette, ad Ancona, in prognosi riservata.
g. g.