È morto Merlino, il lupo solitario simbolo dei Monti Sibillini

Era rimasto orfano e venne salvato da cucciolo dal custode del parco. Aveva 13 anni

Macerata, 5 dicembre 2022 - E' morto il lupo Merlino, figura emblematica dei Monti Sibillini. Merlino si aggirava nell'area protetta di Castelsantangelo sul Nero, in provincia di Macerata, dal 2009, quando è stato salvato dal custode Massimo dell'Orso. Durante la devastazione del terremoto tra Umbria e Marche nel 2016, anche lui ha tremato e per lungo tempo atteso la ricostruzione del centro faunistico in cui è stato ospitato fino a ieri, 4 dicembre, giorno in cui si è spento.

È morto Merlino, il lupo solitario simbolo dei Monti Sibillini
È morto Merlino, il lupo solitario simbolo dei Monti Sibillini

Aveva 13 anni e mezzo. La sua storia è intimamente legata alla figura di Massimo dell'Orso, il custode degli animali del Parco, scomparso prematuramente nel 2018 in seguito al suicidio. Fu proprio lui, insieme alle veterinarie Noemi Orazi e Monica Ferrari, a prendersi cura di Merlino da cucciolo quando, nel 2009, ormai abbandonato dal suo branco, venne ritrovato nella zona di Cascia, magrissimo e stremato da una grave forma di rogna. La mano gentile di Massimo dell'Orso gli ha permesso di riprendersi e salvarsi da morte certa; tuttavia, non avendo potuto ricevere gli insegnamenti del branco, Merlino ha dovuto trascorrere tutta la sua vita nel centro faunistico. 

La storia fa il giro del territorio e Merlino divenne popolare: centinaia di persone, ogni anno andavano a fargli visita; anche prima del terremoto del 2016 che colpì l'Appennino e causò molti danni sui Monti Sibillini, specie nel centro faunistico. Da quella tragedia, Merlino ne uscì come un simbolo di resilienza: ben presto, divenne protagonista del libro “La notte della polvere”, scritto da Massimo insieme a Maria Cristina Garofalo. Sullo sfondo i terribili effetti del terremoto sui paesi e le comunità dell’appennino umbro-marchigiano, ed il racconto in prima persona del lupo Merlino che ricostruisce il suo straordinario rapporto con quell’uomo che gli ha salvato la vita. Ne segue anche un secondo racconto: “Le terre di cristallo”, dove Merlino saluta il suo amico Massimo.

In un'intervista, Massimo dell'Orso raccontò: “"Quando piccolino l’abbiamo messo nel recinto, molte volte non lo trovavo, perché lui si nascondeva così bene che non riuscivo a vederlo. Poi, all’improvviso, appariva come per magia… Siamo nel regno della Sibilla e, anche se non è propriamente attinente, l’Ariosto ci dice che Merlino e Morgana vennero alle nursine grotte e al lago d’Averno, quindi il lago di Pilato, a consacrare il libro del comando. Questa contaminazione tra la saga celtica e quella nostra appenninica di origine greco-romana si è così saldata, e questo nome, Merlino, mi piaceva particolarmente…”

“Con Merlino”, dichiara il presidente del Parco, Andrea Spaterna, “se ne va un simbolo di speranza e resistenza del territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, duramente colpito dal terremoto; ma l’impegno del Parco, già assunto insieme al Comune di Castelsantangelo - prosegue Spaterna - è quello di restaurare il centro faunistico e migliorarlo con nuove strutture, per renderlo un punto di riferimento di eccellenza nelle attività riguardanti la conservazione della fauna e per il recupero degli animali selvatici ritrovati feriti o in difficoltà nell’area dei Sibillini”.