Scorciatoia vietata, 49 multe all’infermiere a Bologna. E le foto diventano 'arte'

Stangata sotto le Due Torri per il maceratese Leonardo Scali: lavoravo nel reparto Covid, non sapevo del divieto. Ora le foto diventano "arte" sul web

L’infermiere Leonardo Scali

L’infermiere Leonardo Scali

Macerata, 24 aprile 2022 - Quarantanove multe prese per andare a lavorare nel reparto Covid diventano arte. È l’idea di Leonardo Scali, 38enne infermiere maceratese che lavora a Bologna, e di un gruppo di amici che hanno dato vita al progetto "Forgive me Bolo", perdonami Bologna, mettendo in vendita gli scatti delle multe. Dopo aver lavorato per tre anni a Norwich, in Inghilterra, nel 2020, a causa della pandemia, Scali si è trasferito all’ospedale Sant’Orsola, dove ha iniziato subito a prestare servizio nel reparto Covid. "Le multe risalgono al periodo dal dicembre 2020 al settembre 2021 – racconta l’infermiere –. All’epoca utilizzavo il motorino di un mio amico, e per andare in ospedale prendevo una scorciatoia. Ma non sapevo che fosse vietato passare di lì, e che ci fossero le telecamere. Purtroppo, non sapevo neppure che a Bologna le multe arrivano per posta elettronica certificata, e non lo sapeva neanche il proprietario del motorino. Per questo non abbiamo saputo nulla delle contravvenzioni fino a quando, a settembre, per un’altra mail che doveva arrivargli a quell’indirizzo, lui ha aperto la pec e ha trovato 35 multe, tutte dovute al motorino usato da me. Poi ne sono arrivate altre, in tutto per ora sono 49. Le foto sono scattate alle 6, alle 12 e alle 19, quando andavo a prendere servizio al reparto Covid".

Ogni infrazione costa 88 euro. Che fare a quel punto? Il maceratese ha contattato la polizia municipale di Bologna, che però non può fare nulla contro le sanzioni delle telecamere. "Innanzitutto, sia io sia il mio amico ora controlliamo sempre la pec. Poi purtroppo ormai quelle che ho ricevuto sono tutte scadute, le ultime le ho pagate mano a mano che erano inviate. Per una sola ho fatto ricorso, a novembre, ma chiedendo solo di poter pagare il totale senza aspettare la notifica dei verbali con la sanzione raddoppiata. Nel ricorso ho spiegato perché ho commesso la stessa infrazione tutte quelle volte, per far capire che ero in buona fede, e che appena ho capito cosa fosse successo sono andato dai vigili. L’udienza dal giudice di pace dovrebbe essere il 20 ottobre. Per ora le cartelle non sono arrivate". Intanto, con alcuni amici è nata l’idea di trasformare il salasso in arte. "I miei amici più social e tecnologici hanno pensato di realizzare il progetto "Forgive me Bolo", con gli Nft creati a partire dai verbali delle infrazioni". Gli Nft sono non-fungible token, certificati che attestano l’autenticità, l’unicità e la proprietà di un oggetto digitale, come per esempio un’immagine, un video, o una canzone. "Queste foto diventano un oggetto d’arte, che si può vendere online attraverso specifiche piattaforme e gli utenti le comprano all’asta, usando le criptovalute. Noi a ogni foto abbiamo dato il valore di una multa, e da quando ne abbiamo parlato con amici e conoscenti abbiamo avuto contatti, richieste di prezzi o di collaborazioni. Ma è chiaro che si tratta soprattutto di un gioco".