Roberto Bartomeoli, assessore ai lavori pubblici e vice sindaco, ha scattato una serie di foto che riproducono ampi tratti delle mura storiche della città di proprietà pubblica, dopo l’operazione di pulizia dalle erbacce infestanti. Non si è limitato solo a questo, però, perché per rendere ancora più apprezzabile questa operazione di pulizia a fianco a ogni foto compare anche l’immagine dello stesso tratto come si presentava prima dell’intervento. Era un’operazione promessa in campagna elettorale ed è stata eseguita neppure indebitando il Comune dato che – da quanto riferito dallo stesso Bartomeoli – sono stati sufficienti circa settemila euro: era, quindi, solo un problema di buona volontà e di attenzione al decoro della città.
L’unico rammarico è che non tutte le mura ricadono sotto la competenza del Comune, ma parte di queste sono proprietà di privati. L’amministrazione non vorrebbe arrivare a emettere una ordinanza per imporre ai proprietari di provvedere e rendere pulite anche i tratti di loro proprietà, ma sarebbe quanto meno opportuno che il sindaco o l’assessore competente inviassero una lettera di raccomandazione.
Il tagliaerba della ditta, che ha ottenuto l’incarico della pulizia delle mura cittadine, non poteva certo scamparsela senza qualche critica. Una riguarda l’abbattimento di una pianta che si trovava da decenni appoggiata quasi al bastione sotto via Cesare Battisti, lungo l’ex via Campo sportivo, oggi via Emanuela Loi, tanto da meritarsi l’amministrazione comunale l’accusa di essere il nuovo Attila. "Possono dire ciò che vogliono perché non conoscono lo stato delle cose – afferma Bartomeoli –. La verità è che quella pianta è un alloro da tempo ammalato, e che i residenti avevano chiesto più volte di abbatterlo per questioni di sicurezza". Vista, però, la natura della pianta, l’arbusto, assicura l’assessore, è stato tagliato in modo che possa ricrescere di nuovo e in buona salute. Quanto al passaggio di Attila, non è la prima volta che si vede da quelle parti e se ne ha viva memoria, ad esempio quando vennero tagliati gli enormi ippocastani per smantellare il vecchio campo sportivo e fare posto al parcheggio del Centro città e a una palazzina residenziale, o per sostituire l’area del vecchio mercato delle erbe, nell’ex foro boario, alquanto ombreggiato, con un altro parcheggio e un’area camper. Asterio Tubaldi