Nasconde la droga dentro la sua parte intima ma i carabinieri la trovano. Pensava di sfuggire ai controlli una donna di 40 anni che domenica sera rientrava a casa a bordo di una vettura guidata dal coinquilino del fidanzato. In tre si trovavano su una Ford Puma quando sono usciti al casello autostradale di Ancona sud.
Al volante c’era il proprietario del veicolo, un infermiere anconetano di 65 anni. Sul posto del passeggero c’era un marocchino di 42 anni, residente ad Ancona e sul sedile di dietro la fidanzata, 40 anni, di San Severino, ma anche lei residente ad Ancona, nella stessa abitazione degli altri due, nel quartiere del Q2. Una pattuglia dei carabinieri del Norm di Osimo ha fermato l’automobile per un controllo di routine. Erano quasi le 19 e il terzetto ha detto loro che stava rientrando a casa senza dare spiegazioni su dove erano stati. Il gruppetto è sembrato nervoso, aveva fretta di ripartire ma i militari non si sono limitati a controllare loro i documenti. Insospettiti del loro modo di fare hanno proceduto ad una sommaria perquisizione dei due uomini e della vettura. Non hanno riscontrato nulla. L’accertamento è proseguito in caserma, alla Montagnola, al comando provinciale.
È stata fatta una perquisizione più accurata, anche addosso a tutti e tre. Per la donna ha proceduto personale femminile e quando è stato il momento di controllare anche oltre gli slip è stato individuato un involucro tubolare che la donna aveva inserito nella sua parte intima pensando di aver trovato forse un nascondiglio perfetto. Non è stato così.
L’involucro, termosaldato, conteneva 15 grammi di cocaina. Per la 40enne sono scattate le manette per detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio. Ieri mattina la giudice Martina Marinangeli ha convalidato l’arresto con obbligo di dimora ad Ancona e il divieto di uscire nelle ore serali.
La 40enne, difesa dall’avvocato Luca Froidi, ha spiegato alla giudice che la cocaina era per lei, che ha problemi di tossicodipendenza da anni e sarebbe anche in cura al Sert.