
Si moltiplicano le lamentele dei cittadini che raggiungono i pronto soccorso dei nostri ospedali, che sono diventati la vera e...
Si moltiplicano le lamentele dei cittadini che raggiungono i pronto soccorso dei nostri ospedali, che sono diventati la vera e propria trincea della sanità. A creare le situazioni di disagio, oltre a fattori occasionali, si aggiungono problemi cronici che sovrastano gli operatori sanitari, in particolare medici e infermieri che, nonostante la professionalità e un impegno che spesso va oltre quanto richiesto, non sempre riescono a far fronte alle situazioni nel modo e nei tempi che i cittadini si aspettano.
Il primo problema è l’aumento degli accessi, dovuto sia ad una popolazione sempre più anziana che, in quanto tale è più soggetta ad ammalarsi, sia alla difficoltà di filtrare quelli impropri, ed anche al fatto che qualcuno, esasperato per le lunghe liste d’attesa, sceglie questa via per accedere ad esami, visite o analisi in tempi rapidi.
Il secondo riguarda la disponibilità di posti letto nei reparti che risultano insufficienti rispetto a questo aumento della domanda, ma anche perché si fa più fatica, specie nei fine settimana, a dimettere i pazienti, specie quelli anziani, anche perché talvolta manca la disponibilità dei familiari.
Niente di cui stupirsi, dunque, se nel pronto soccorso dell’ospedale di Macerata la richiesta di ricoveri è mediamente tra gli otto e i dieci al giorno, ma solo uno o due pazienti che ne hanno necessità finiscono subito in reparto.
In questo contesto – il terzo problema – restano tutte le difficoltà di reperire il personale necessario per le attività di emergenza-urgenza, tanto che, come noto, si fa ricorso alle cooperative private.
f. v.