Nel Maceratese l’incidenza più bassa Via alla terza dose per i quarantenni

La nostra è la provincia marchigiana che fa registrare il minor numero di nuovi casi ogni 100mila abitanti. Lunedì il via alle prenotazioni per la fascia 40-59 anni. Disco verde anche per i caregiver di qualsiasi età

Migration

di Franco Veroli

C’è un lieve calo di contagi in valore assoluto che, però, non ferma la crescita del tasso di incidenza (ormai sopra quota 100, il doppio rispetto al valore soglia) per 100mila abitanti, con i posti occupati in terapia che pur con qualche oscillazione si attestano sul valore limite del 10%, mentre quelli occupati in area medica sono per fortuna lontani dal 15%, da non superare. Questo il quadro della pandemia nelle Marche, nel giorno in cui viene annunciato che da lunedì si partirà con la terza dose per gli over 40. Dalle 10 potranno prenotare la terza dose di vaccino anche gli over 40 che abbiano effettuato la seconda dose da almeno sei mesi.

Potranno prenotarsi indipendentemente dall’età anche i caregiver, cioè coloro che assistono persone non autosufficienti e i fragili che saranno presi in carico direttamente dai centri che li hanno in cura (ad esempio diabetici, dializzati, malati oncologici e portatori di altre patologie). Le modalità di prenotazione sono sempre le stesse: il sito https:prenotazioni.vaccinicovid.gov.it, il numero verde 800.00.99.66 dalle 8 alle 20, le altre modalità attivate da Poste italiane, il sito https:www.regione.marche.itEntra-in-RegioneVaccini-CovidPrenotazioni. La fascia dai 40 ai 59 anni conta 346mila persone, ma a lunedì 22 avranno maturato i sei mesi dalla seconda dose 115.297 persone. Per quanto riguarda i caregiver, si tratta complessivamente di 34.741 persone nelle Marche e 13.155 coloro che potranno vaccinarsi da lunedì perché scaduti i sei mesi.

Tornando all’andamento della pandemia, secondo i dati Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, nei giorni 6, 7, 8 e 9 novembre i posti occupati in terapia intensiva hanno raggiunto la soglia dell’11%, per poi scendere al 9% il 10, l’11 e il 12, all’8% il 13 e 14, per risalire al 10% il 15 e 16 e scendere di nuovo al 9% il 17. Insomma, siamo in una situazione borderline. I posti letti occupati in area non intensiva sono da 4 giorni stabili al 7%. Per ora, dunque, non c’è dietro l’angolo alcun rischio di zona gialla, ma è evidente che bisogna tenere alta la guardia. Secondo il monitoraggio della Fondazione Gimbe nel periodo da 3 al 17 novembre siamo una delle regioni che ha avuto il più forte incremento percentuale dei casi. L’ultimo report settimanale della Fondazione, riferito al periodo 10-16 novembre, segnala per le Marche 216 casi attualmente positivi per 100mila abitanti, con un incremento del 47% di nuovi casi (la settimana precedente l’incremento era stato del 67%). Quanto ai nuovi contagi per 100mila abitanti, per quanto riguarda le province marchigiane il valore più alto, 131, è quello di Fermo; seguono Ascoli con 115, Ancona con 101, Pesaro con 97, e Macerata con 88. Nella crescita generale, dunque, nel nostro territorio si rileva un andamento più lento. In provincia ci sono tre pazienti Covid in area semi-intensiva e uno al pronto soccorso di Macerata, e uno al pronto soccorso di Civitanova.

Nelle Marche ieri sono stati eseguiti 4.582 tamponi. I nuovi contagi sono 290: 85 in provincia di Pesaro, 83 ad, 43 a Macerata, 38 a Fermo, 29 ad Ascoli e 12 fuori regione. Il tasso di positività scende al 12% rispetto al 12,4% del giorno prima, mentre l’incidenza per 100mila abitanti sale ancora da 108,50 a 112,50. Le persone in isolamento domiciliare aumentano da 3.287 a 3.427, 140 in più, mentre il totale dei positivi passa da 3.378 a 3.513, 135 in più. Il numero dei ricoverati diminuisce da 91 a 86, cinque in meno, 22 dei quali – invariati – in terapia intensiva. Purtroppo ci sono stati altri due morti: una 88enne di Servigliano e un 70enne di Senigallia.