Neonata morta a Matelica. "Mia moglie incinta? Non lo sapevamo. È stato terribile"

Il padre della bimba morta dopo il parto in casa: "So che sembra strano ma il pancione non c’era, un’altra bimba sarebbe stata una gioia"

Da sinistra, gli avvocati Daniele Carmenati, Giovanni Fattorini e Massimiliano Ciaboco

Da sinistra, gli avvocati Daniele Carmenati, Giovanni Fattorini e Massimiliano Ciaboco

Macerata, 8 ottobre 2022 - "Quello che ci è successo non lo auguro a nessuno. Sono stati momenti terribili, e tuttora ci facciamo forza solo perché abbiamo due figli con noi, che non hanno colpe e hanno diritto alla loro serenità". Ombre e sospetti si sono addensati intorno alla coppia di Matelica che, nelle prime ore di domenica, ha avuto una bambina in casa. La piccola purtroppo è morta, la mamma è salva dopo aver superato un grave choc emorragico, e ora marito e moglie, 40 anni lui e 38 lei, sono accusati di omicidio colposo. Per la prima volta, lui ha accettato di raccontare i fatti di quella notte.

Neonata morta a Macerata, indagati i genitori. Un curatore per gli altri due figli - "Neonata morta, i genitori sono sotto choc" - Parto in casa, morta una neonata. La madre: "Non sapevo di essere incinta"

Per prima cosa, come è possibile che lei e sua moglie non vi siate accorti della gravidanza in corso e quasi arrivata a termine?

"Lo so che sembra strano. Ma era già capitato con il nostro secondo figlio: fu una cosa esplosiva, bellissima, una femmina dopo il primo figlio maschio. Siamo stati più che felici. Quella volta facemmo in tempo ad arrivare in ospedale e andò tutto bene. Anche questa volta mia moglie era un po’ più "ciccetta", ma non parliamo di pancioni enormi. Non aveva nausee né altro, solo un forte mal di schiena. Aveva anche delle perdite. Non abbiamo sospettato nulla. Io l’ultimo periodo ho lavorato molto, ero spesso fuori. Ma non si capiva davvero che fosse incinta".

E quella notte cosa è successo?

"Preferirei non raccontare i dettagli. Dico solo che non lo auguro a nessuno. Intorno alle 2 lei è andata in bagno perché aveva mal di pancia. È stato uno choc, eravamo entrambi nel panico. Ho cercato di fare quello che potevo".

Non ha chiamato subito il 118? Non ha chiesto aiuto?

"Certo che sì. Appena ho capito, ho telefonato e ho detto che stava nascendo un bambino in casa e ho chiesto di venire immediatamente. Non è vero che ho chiesto aiuto solo quando ho visto mia moglie sanguinare. L’ho fatto immediatamente, e mi hanno risposto che sarebbero arrivati subito. Ho avvertito anche i miei suoceri, che abitano di fianco a noi, ma anche loro sono andati in tilt".

Le hanno suggerito cosa fare?

"No, mi hanno detto solo che sarebbero arrivati subito. E infatti nel giro di un quarto d’ora erano a casa. Ma intanto io da un lato mi trovavo con la bambina appena nata, dall’altro con mia moglie che stava male, non si teneva in piedi, era dolorante. Eravamo sconvolti. Sono stati momenti molto concitati. Non riuscivo a tenere la bambina e a sorreggere mia moglie, loro erano ancora attaccate con il cordone. Per questo l’ho tagliato, come credo avrebbe fatto chiunque in quelle condizioni. E a quel punto sono arrivati i soccorritori e si sono occupati di tutte e due. Hanno messo l’ossigeno alla bambina, le hanno fatto il massaggio cardiaco. Mia moglie è svenuta, e si è svegliata il giorno dopo in ospedale".

Dove erano i vostri figli intanto?

"Per fortuna sabato, come fanno spesso, erano andati a dormire dai nonni: per loro lì è il paese dei balocchi. È andata bene così, perché non si sono accorti di nulla e non sanno ancora nulla, a parte che la mamma aveva il mal di schiena. Stiamo cercando di proteggerli in ogni modo. In televisione hanno detto che li hanno portati in una struttura, ma non è vero: stanno con noi e stanno benissimo, e noi cerchiamo di farci forza per loro".

Nel giro di poche ore avete scoperto una gravidanza, avete perso la bambina e vi siete ritrovati sotto accusa: un terremoto.

"Sia io sia mia moglie siamo frastornati e soprattutto addolorati. Un’altra bambina sarebbe stata una gioia per noi. Io sono artigiano e per fortuna il lavoro non mi manca, siamo una famiglia normalissima e se c’è cibo per quattro ci sarebbe stato anche per cinque. La bambina con noi sarebbe stata benissimo, averla persa è doloroso e dobbiamo anche giustificarci per quello che abbiamo passato. Saremmo stati felici di quella bambina".

Appena la procura rilascerà la salma, si cercherà di capire come procedere con la sepoltura. Di questo e dell’inchiesta condotta dai carabinieri si stanno occupando gli avvocati Daniele Carmenati, Massimiliano Ciaboco e Giovanni Fattorini. "Ancora non si conosce la causa della morte della piccola – dicono i legali –, dobbiamo aspettare gli esiti dell’autopsia e la conclusione delle indagini da parte dei carabinieri. Intanto però questa famiglia deve fare i conti con un lutto da elaborare".