Neri Marcorè cala il poker di RisorgiMarche

L’annuncio dell’attore: "La quarta edizione si farà e sarà speciale, direzione affidata a Giambattista Tofoni. Diventerà un festival turistico"

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Al momento, l’unico dato certo è che ci sarà una edizione 2020 di RisorgiMarche. L’annuncio rimbalzato sui social parla di una stagione speciale "per tantissimi motivi" che abbiamo cercato di scoprire con l’ideatore e direttore artistico, Neri Marcorè. "È una decisione presa sulla scorta dell’affetto di chi ci ha seguito e sostenuto, ma l’organizzazione comincia adesso".

Marcorè, una prima novità la riguarda direttamente.

"Sono stati tre anni molto impegnativi per me. Ma la manifestazione è avviata e vorrei che continuasse con il lavoro di Giambattista Tofoni e con un team che ha lavorato benissimo".

Significa che non dobbiamo più considerarla direttore artistico?

"La mia sarà una presenza molto defilata. Nelle tre edizioni lo sono stato a pieno titolo, pur con la collaborazione di Battista. Quest’anno, gli darò una mano, ci confronteremo. Ci sarò soprattutto per la comunicazione, ma sarà lui a curare la maggior parte del lavoro. Se, grazie alle mie amicizie, riuscirò a coinvolgere qualche nome importante, lo farò".

Dovremo scordarci i concerti e le folle in mezzo ai prati.

"Le regole anti Covid impongono prenotazioni, transennature, il distanziamento. Tutto troppo macchinoso per la solita formula. E poi, qualche variazione ci deve essere, man mano che passano gli anni, anche per essere di maggior richiamo per artisti". A cosa pensa?

"Potrebbe diventare un festival a tutti gli effetti. RisorgiMarche nasce per le motivazioni che sappiamo, ma può diventare un festival turistico che attiri la gente nelle zone colpite dal sisma". L’idea qual è?

"Con Battista abbiamo pensato a concerti, magari con artisti meno conosciuti, ma sempre di qualità, nei piccoli paesi e si potrebbero organizzare contestualmente insieme alle guide alpine, delle escursioni, sempre sotto l’egida di RisorgiMarche". La riproposizione dei Concerti al borgo dell’anno scorso?

"Sì. Potrebbe assomigliare a questa formula. Si potrebbe organizzare un calendario di eventi meritevoli in posti che sono tutti molti belli. Il distanziamento sarebbe più facile da gestire ma ci vorrà una grande collaborazione dei Comuni".

Parlando di risorse, la Regione c’è?

"Sì, ha stanziato dei fondi, meno degli anni scorsi come è comprensibile che sia. È giusto farlo anche in funzione della campagna promozionale di cui sono testimonial".

Quale periodo?

"Sarà più corto rispetto alle altre edizioni. Ipotizzo che si possa fare qualcosa già alla metà di luglio. Ma al momento non c’è niente di certo".