
Il sindaco Alessandro Gentilucci
Accusati di falso, sono stati assolti ieri il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci e la responsabile dell’ufficio tecnico comunale, Annarita Luccio. Erano finiti sotto inchiesta per la vicenda della delocalizzazione post sisma di allevamento di suini i. Ieri in tribunale a Macerata è stato disposto il non luogo a procedere per entrambi.
La storia è legata al terremoto e risale al 2018. Dopo le scosse un allevatore, Roberto Micheli, titolare dell’azienda agricola "La collina", aveva chiesto di delocalizzare l’attività. Ma dopo aver presentato cinque pratiche in Comune, tra ricostruzione e nuovi investimenti, tutte respinte, e aver perso investimenti e fondi, Micheli era arrivato a incatenarsi davanti alla sede dell’Ufficio ricostruzione a Piediripa, a marzo del 2022, esasperato per l’impossibilità di riprendere il lavoro. Il problema era legato alla scelta del sito: Micheli aveva individuato un’area che per il Comune non era idonea, essendo troppo vicina all’abitato. Dopo i ricorsi al Tar e le varie istanze, l’allevatore aveva anche denunciato alla procura quanto avvenuto. In un primo momento, la procura aveva chiesto l’archiviazione del fascicolo. Ma Micheli, assistito dall’avvocato Francesco Copponi, aveva fatto opposizione. E il giudice per le indagini preliminari aveva accolto i suoi rilievi. Secondo l’accusa, il Comune aveva indotto in errore l’Usr facendo autorizzare la delocalizzazione dell’azienda a Seggiole, in un’area diversa da quella chiesta da Micheli, sulla base di presupposti falsi: una variante urbanistica che vietava di collocare l’azienda nel centro abitato, variante che però era stata annullata dal Tar, e assicurando che l’area a Seggiole era disponibile, quando invece era stata acquistata da un vicino con il diritto di prelazione. Ma Gentilucci e Luccio, difesi dagli avvocati Andrea Nobili e Francesca Sbriccoli, avevano sempre respinto le accuse assicurando di non aver commesso alcun faso. E le loro motivazioni sono state condivise ieri dal giudice per l’udienza preliminare di Macerata Daniela Bellesi, che ha disposto il non luogo a procedere archiviando la vicenda.
Chiara Marinelli