Nessun taglio alla scuola "Natali" Confermata la prima elementare

Sforzacosta, scongiurato il rischio emerso nelle settimane scorse e dovuto alla carenza di iscritti

Migration

La classe prima alla scuola "Natali" di Sforzacosta è salva. Dopo il rischio che si era palesato nelle scorse settimane sulla possibile soppressione della prima per carenza di iscritti, con le famiglie che avrebbero dovuto portare i loro figli nel plesso di Casette Verdini, Comune e Provincia sono riusciti a trovare un accordo con l’ufficio scolastico provinciale che permetterà di salvaguardare la classe anche per il prossimo anno scolastico. Il rischio di soppressione della classe era emerso a marzo, quando la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo "Vincenzo Monti" di Pollenza (che comprende appunto sia il plesso di Sforzacosta che quello di Casette Verdini) Catia Scattolini, aveva informato il presidente della Provincia, Sandro Parcaroli e le famiglie dei bambini, che si erano dette pronte a dare battaglia. La scuola di Sforzacosta, infatti, era stata recentemente oggetto di un profondo processo di aggiornamento e ristrutturazione da parte del Comune e oggi l’edificio è dotato di palestra, sistemi informatici all’avanguardia, biblioteca, aule spaziose e luminose, senza dimenticare la presenza e l’importanza di un ampio giardino recintato dove svolgere attività all’aperto. Servizi che hanno spinto molte famiglie, non solo della frazione, a scegliere di iscrivere i loro figli alla "Natali". Dopo una serie di incontri che hanno visto la collaborazione tra Comune (oltre al sindaco Parcaroli, si è interessata anche la consigliera Paola Pippa) e Provincia (nella persona della consigliera con delega alla rete scolastica, Laura Sestili) con il dirigente dell’ufficio scolastico Roberto Vespasiani e la dirigente dell’istituto, il pericolo è stato scongiurato. "Tagliare una classe avrebbe comportato il rischio di una futura chiusura della scuola – commenta la consigliera provinciale Laura Sestili – e questo sarebbe stato un grandissimo errore, sia per il presente, perché la scuola è valida, appena ristrutturata, piena di risorse e soddisfa le esigenze di chi l’ha scelta e, sia per il futuro, perché si sarebbe tolta la possibilità a una frazione come quella di Sforzacosta di avere una realtà importante con delle potenzialità che potrebbero essere ampliate, con mensa, servizi urbani e quant’altro richiesto dalle famiglie".