"Niente fotovoltaico, colpa della burocrazia"

Fiuminata, Massimo Billi: la mia casa è nascosta in una frazione quasi disabitata, ma la Soprintendenza ha detto no ai pannelli sul tetto

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"Ho chiesto di poter mettere i pannelli fotovoltaici sul tetto di casa, in una frazione di Fiuminata. Ma mi è stato impedito da una burocrazia assurda". A raccontare la storia è Massimo Billi, residente a Monte Roberto, ma proprietario di una casa di famiglia a Campottone. "Stiamo ristrutturando l’edificio – racconta – e avevamo pensato al fotovoltaico. Ma dato che tutte le frazioni di Fiuminata sono vincolate, è stato necessario chiedere il parere della Soprintendenza. E il parere è stato negativo, così il Comune ha bloccato l’intervento. Ma a me sembra incredibile. Nella stessa frazione, ma in territorio di Fabriano, c’è una casa con i pannelli sul tetto, è a tre metri dalla mia. Questa frazione è praticamente disabitata, in una zona nascosta. Il fotovoltaico è un’energia pulita, in un momento in cui bisognerebbe aver capito quanto sia importante avere fonti alternative di energia. E invece, per tutelare il paesaggio, si ferma tutto. Io temo che questo paesaggio bellissimo non sarà più ammirato da nessuno, se continuiamo solo a mettere ostacoli a qualunque intervento. Qui non si tratta di alterare il panorama: sono solo i pannelli fotovoltaici sul tetto di una casa. Se non ci impuntiamo, la diamo vinta alla burocrazia che non tiene alla vita della gente. Quando gli ultimi vecchi se ne saranno andati da questi paesi, resteranno i cumuli di pietre. È una battaglia culturale: abbiamo posti bellissimi, ma bisogna avere anche una vita comoda, case accoglienti, altrimenti saremo costretti ad andarcene. Per scaldare casa mia posso usare solo il Gpl e la legna, ma il fotovoltaico dovrebbe essere incentivato". Ora Billi (foto) procederà con un accesso agli atti, per capire i motivi del diniego.

Paola Pagnanelli