"No al centro commerciale Simonetti"

Il partito Noi Moderati si oppone al progetto del centro commerciale Simonetti a Piediripa, criticando l'amministrazione per privilegiare interessi commerciali a discapito delle aree verdi e dei quartieri cittadini. Chiedono alla giunta di non cementificare e di non concedere il territorio a speculazioni edilizie.

"No al centro commerciale. Simonetti"

Il partito Noi Moderati si oppone al progetto del centro commerciale Simonetti a Piediripa, criticando l'amministrazione per privilegiare interessi commerciali a discapito delle aree verdi e dei quartieri cittadini. Chiedono alla giunta di non cementificare e di non concedere il territorio a speculazioni edilizie.

"No al centro commerciale Simonetti". La presa di posizione contro la nuova area commerciale che dovrebbe sorgere a Piediripa e che sta scaldando l’atmosfera in Comune arriva dal segretario provinciale di Noi Moderati, Paolo Perini, dal segretario comunale Luigi Carelli (foto) e dal vice Guido Garufi. Il partito che fa capo a Maurizio Lupi, infatti, ha analizzato l’annosa questione sorta durante il mandato delle amministrazioni guidate prima da Giorgio Meschini e poi da Romano Carancini. "Questa antica lottizzazione è carica di nebbia e sfumature da chiarire. La sua stessa storia, iniziata con la giunta Meschini e poi approdata a quella del sindaco Carancini, aveva ricevuto non pochi stop e perplessità anche e giustamente dal centrosinistra e dalla Provincia – spiegano i tre esponenti del partito –. La vecchia amministrazione mai si era espressa così come oggi viene presentata, infatti era stata votata un minima cubatura commerciale e industriale. È con questa amministrazione che la Simonetti presenta, al contrario, un progetto faraonico dirottando tutta la volumetria edificabile a commerciale. A "corredo" di tale imponente struttura commerciale, si prevede, "come al solito" attrezzature adiacenti a verde e zona per "bimbi". Ma ci si chiede: l’amministrazione che cerca a Piediripa tali tipologie di spazi, non può, invece, occuparsi e preoccuparsi delle nostre zone cittadine, dai giardini, a verde diffuso, aiuole, siepi, nei quartieri che versano in stato di abbandono?". Il gruppo poi chiama la giunta alle sue responsabilità, sgravando di fatto il consiglio comunale. "Considerando che il progetto iniziale è stato stravolto, nessun vincolo obbliga il Consiglio. Una politica che guardi avanti non cementifica, non apre altri supermercati. Non si può svendere il territorio a speculazioni edilizie da parte di soggetti ancora incogniti".