No, i termosifoni non ’li cenni’ quando ti pare

Mauro

Grespini

 i ccenno quanno me pare!", ha sentenziato una follower di Facebook commentando la notizia di date e orari in cui poter accendere i termosifoni secondo le nuove regole di austerity dettate dal Ministero per la Transizione ecologica e legate alla crisi energetica. Quell’espressione, così schietta e poco elegante nella forma, è la conferma che molti di noi vogliono fare sempre "motu proprio", cioè come gli conviene, in barba al senso di appartenenza a una stessa comunità. Mi ripeto in questa "Piazza": dobbiamo crescere in senso civico e rispetto delle regole. Come noto, l’Italia è stata divisa in 6 fasce climatiche in base alla media delle temperature giornaliere. La nostra provincia è spaccata in due: da una parte ci sono i Comuni montani, che da ieri (22 ottobre) possono accendere gli impianti (per 13 ore al giorno fino al 7 aprile); dall’altra sono compresi Macerata e tutti gli altri centri mediocollinari e costieri, dove l’accensione è possibile dall’8 novembre (per 11 ore al giorno fino al 7 aprile). Per fortuna, ci stanno aiutando le temperature miti di queste settimane. Altrimenti, sarebbero state o sarebbero rispettate queste limitazioni? Forse sì, ma solo per la paura del caro-bollette. Coloro che se lo possono permettere accendono quando vogliono, ne è convinta quella lettrice, tanto chi controlla?!

Gli altri, quelli che vivono con poche entrate o magari in condomini con vecchi impianti centralizzati, devono battere i denti? Se c’è da risparmiare, facciamolo tutti insieme. Accendiamo un po’ di solidarietà.