
di Giorgio Giannaccini
Nel weekend, gli angeli dell’associazione Porto Recanati Solidale hanno voluto portare il loro aiuto anche a Faenza (in provincia di Ravenna), spalando l’acqua e il fango che hanno invaso diverse case durante la recente alluvione avvenuta in Emilia-Romagna. E nel farlo hanno poi consegnato stivali, guanti e idropulitrici. "Non potevamo tirarci indietro – spiega il presidente del sodalizio, Giampiero Cappetti –. Il giorno dopo l’alluvione sono stato contattato dall’amico Davide Bandini, che avevo conosciuto anni fa quando eravamo andati a montare le casette in legno nella zona terremotata di Amatrice. Così abbiamo avviato una raccolta di materiali e di fondi utili alla causa. Quindi, sabato mattina siamo partiti in sei per dare il nostro apporto fino al tardo pomeriggio. Abbiamo consegnato due idropulitrici, pale, centinaia di guanti da lavoro e una cinquantina di stivali". E la situazione, spiega Cappetti, è davvero drammatica. "Abbiamo ripulito tre appartamenti, ma ci siamo trovati di fronte a un disastro perché le case sono piene fino al soffitto – aggiunge –. C’è ancora tanta acqua da spalare e il fango si sta seccando, rendendo tutto più difficile da rimuovere. Non solo, molte abitazioni sono senza energia elettrica e abbiamo dovuto usare un generatore per attivare l’idropulitrice. Comunque domani (oggi, ndr) torneremo là, così come questo sabato e pure la settimana successiva, finché sarà necessario il nostro aiuto. Intanto, venerdì abbiamo consegnato dei pacchi alimentari e indumenti (scarpe, pantaloni e magliette per bambini) a una ventina di famiglie indigenti della zona, con la collaborazione della Croce Rossa di Porto Potenza".