Gentile lettore, in effetti lei centra un problema cruciale italiano. Qualsiasi studio conferma che abbiamo un mare di sommerso. I dati sono spaventosi e ci danno la misura di un fenomeno così diffuso da essere ormai tollerato: chiunque, potendo farlo, evade le tasse, e la collettività tendenzialmente non lo odia quanto dovrebbe. L’evasore è un vampiro che succhia risorse ai concittadini. Ma tutti siamo così scioccati dalla differenza tra lordo e netto nella nostra busta paga, da guardare chi aggira le imposte come a un campione. Il reddito di cittadinanza non ha nulla a che vedere con questo. È una misura, peraltro minimale, che sostiene chi non è in condizioni di lavorare. Per ora, così com’è, di fatto invita al lavoro nero visto che difficilmente basta per mantenere una famiglia. Inoltre andrebbe ancorato a proposte di lavoro fatte dagli uffici di collocamento pubblici. Ad esempio, ora che tutti si lamentano della mancanza di stagionali, si potrebbero usare uffici di collocamento e percettori Rdc. Ma ciò taglierebbe fuori contratti irregolari, orari sballati, diritti calpestati, dunque non ci piace. Preferiamo fregarci tutti a vicenda, prendendo il rdc, lavorando in nero, evadendo le tasse e lamentandoci per i servizi, che non riteniamo all’altezza della nostra cialtronesca nobiltà.
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