Gentile lettore, ci vorrebbe in effetti, come lei dice, maggiore attenzione da parte nostra sul tema dei rapporti con l’estero. Da sempre gli imprenditori raccontano delle difficoltà ad affrontare i mercati internazionali solo con le proprie risorse. Le esperienze passate però non sono state eccelse, perché alcune strutture si sono trasformate nell’ennesimo carrozzone, e anche perché molti imprenditori tendono a credere di avere ognuno la sua ricetta magica per affrontare qualsiasi problema, e l’idea di fare rete, condividere, dialogare non sempre è digerita con facilità. L’individualismo è notoriamente un vizio italiano, che ogni tanto sforna anche delle perle, ma che spesso ci limita oltre l’immaginabile. Ci limita anche, per venire all’altro tema da lei toccato, nel pretendere rispetto dagli altri paesi, essendo un po’ carenti sotto il profilo dell’identità nazionale. Forse, più che ministeri ad hoc, tutti i ministri dovrebbero avere sempre uno sguardo anche po’ oltre confine, nel valutare problemi e soluzioni, e dovrebbero rendersi conto di chi sono e rappresentano, per essere all’altezza del loro compito ed esigere che anche gli altri interlocutori se ne rendano conto.