"Noi segnaliamo i problemi A decidere è il Comune"

Il presidente Micucci Cecchi: bilanci penalizzati dalla mezzora di sosta gratuita "Ricotta vuole le mie dimissioni? Se ha una proposta migliore ce la illustri"

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"Prima di tutto, chiarezza. A quanto pare è necessario spiegare questioni che pensavo fossero note a chi fa politica da tanti anni, come Ricotta. Credevo che sapesse benissimo che l’Apm non ha nessuna potestà tariffaria né può usare utili di un settore per un altro che è in perdita. Quando Ricotta critica il cda dell’Apm fa finta di non ricordare o non ricorda che non spetta a noi decidere. Abbiamo evidenziato delle criticità, già ora è durissima per i costi e mi preoccupa ancora di più il 2023. Non vedo un futuro roseo, ma molto, molto difficile". Gianluca Micucci Cecchi, presidente dell’Apm, finito nel mirino del capogruppo del Pd, Narciso Ricotta, che lo ha invitato a dimettersi, non ci sta e racconta le vicende che hanno portato allo scenario di questi giorni, con attacchi all’Apm e all’assessore Laura Laviano da parte dell’opposizione.

Micucci Cecchi, cos’è che non le va giù?

"Premesso che ogni discorso di Ricotta finisce con una richiesta di dimissioni, io non ho nessuna ostilità verso di lui, lo conosco da tanti anni e sta facendo il suo lavoro, ci mancherebbe. Quello che mi sta a cuore è che si prenda atto della straordinarietà del momento, è necessario evitare gli sprechi e ottimizzare le risorse. Se Ricotta ha una soluzione migliore rispetto alle proposte di Apm, allora prego, ce la illustri. Noi abbiamo evidenziato i problemi ed elaborato un piano, in un lungo percorso di confronto con la giunta".

Quanti incontri avete fatto?

"Moltissimi, ci siamo visti spesso tra febbraio e giugno. Abbiamo espresso soluzioni tecniche, poi la scelta spetta al Comune".

Anche gli aumenti dei parcheggi stanno provocando polemiche.

"Vorrei che fosse chiaro che noi non decidiamo nessun prezzo, non ne abbiamo l’autorità. Le tariffe sono decise per l’acqua da Arera, per il trasporto pubblico locale dalla Regione, per i parcheggi dal Comune dopo confronto con noi. L’Apm non può decidere come usare i soldi, semmai lo propone. Ci sono ad esempio situazioni che certo non possiamo definire vantaggiose per noi, ad esempio la mezzora di sosta gratuita. Va via uno, e arriva un altro al suo posto e così via, per un totale di una somma di mezzore gratuite. Di sicuro per noi è abbastanza penalizzante, ma la scelta è del Comune".

Dove si registrano i problemi maggiori?

"Nel settore dei trasporti, i costi del metano sono triplicati. E molti autobus viaggiano vuoti, ci sono corse che non servono e questo è sotto gli occhi di tutti, Ricotta parla tanto di ecologia, ma oggi un rinnovo di tutto il parco macchine (i bus vanno tutti a metano) è impensabile".

E le farmacie comunali in perdita?

"Le nostre soffrono come tutte le altre, anzi, vanno meglio che altrove. Trovo davvero ingenoroso, da parte di Ricotta, metterle a confronto con quelle private. In quelle comunali bisogna pagare direttori e straordinari, mentre spesso in quelle private il farmacista è il proprietario stesso. Di recente poi hanno aperto due farmacie, in via dei Velini (che impatta su quella di corso Cavour) e a San Claudio, vicino a quella di Piediripa. E ricordo a Ricotta, a cui non piacciono le farmacie, che è la sua amministrazione ad averle lasciate così. Oggi ci sono 180 dipendenti dell’Apm che dimostrano un fortissimo senso di appartenenza alla società, farmacisti compresi. Stanno facendo il massimo, ma come tutti soffrono le difficoltà del momento straordinario che viviamo. E peggio verrà".

Chiara Gabrielli