DIEGO PIERLUIGI
Cronaca

"Non saremo l’immondezzaio delle Marche"

Partecipata assemblea di Corridonia green e Nuova Salvambiente sul piano dei rifiuti: "Uniamo le forze per fermare l’inceneritore"

Andrea Germondari e Sandro Bisonni durante l’assemblea

Andrea Germondari e Sandro Bisonni durante l’assemblea

"Dobbiamo unire le forze e ribellarci. Non possiamo diventare l’immondezzaio delle Marche". È chiaro l’appello lanciato da Sandro Bisonni ai sindaci del Maceratese, al fine di bloccare l’attuazione del piano regionale dei rifiuti. Venerdì sera durante la partecipata assemblea pubblica, a cui ha preso parte anche la sindaca di Corridonia Giuliana Giampaoli, indetta dal comitato "Corridonia green No discarica" e Nuova Salvambiente si è parlato del possibile inceneritore regionale del Cosmari e della nuova discarica provinciale. Delle 29 macroaree totali, di Corridonia ci sono Pacigliano, Bore Chienti e Cigliano-Monte Cavallo. "In passato siamo riusciti a fermare l’inceneritore al Cosmari – ha esordito Emanuele Acciarresi di Nuova Salvambiente –, ma sembra che vogliano farci di nuovo questo regalo". A entrare nel dettaglio il presidente del comitato antidiscarica Andrea Germondari: "Abbiamo già prodotto le nostre osservazioni. Secondo il piano di localizzazione, la discarica non comporta interferenze con la distribuzione insediativa, invece per noi più persone vivono nell’area scelta, maggiore sarà lo spopolamento. Dicono che non comporterebbe variazioni nell’uso di risorse del sottosuolo, ma chi mai potrebbe usare la falda acquifera vicina a una discarica? La Provincia ci ha risposto che le osservazioni non saranno prese in considerazione in questa fase, ma in seguito. Questa è una storia che va avanti dal 2020. La Regione – ha aggiunto – ha informato l’Ata che non può fare accordi interprovinciali per portare i rifiuti ad Ancona, in quanto il piano d’ambito non è in attuazione. Quindi per non rischiare il commissariamento, hanno fatto la valutazione ambientale strategica per i potenziali siti della discarica".

"Nel piano d’ambito provinciale – ha ribadito Bisonni, che ha mostrato come le politiche dell’economia circolare possono ridurre drasticamente il conferimento in discarica – c’è scritto che i siti vicini al Cosmari hanno più probabilità di ospitare una discarica. Non diranno mai prima delle elezioni regionali dove faranno l’inceneritore, che ha sempre bisogno di una discarica in appoggio, però sono noti i criteri di scelta: uno è la baricentricità, la nostra provincia è al centro della regione; poi la vicinanza a una infrastruttura viaria importante poiché sono previsti oltre 24mila camion, e noi abbiamo la superstrada che collega Civitanova con l’Umbria; infine il numero di addetti, e al Cosmari sono 600 lavoratori. L’inceneritore porterà una riduzione della Tari? Dicono che coinvolgendo i privati con il project financing costerà 370 milioni di euro, e credo sia una cifra sottostimata. Perciò non penso che la Tari si abbasserà".

Diego Pierluigi