Nuova area per le scuole e lavori al castello

Doppio taglio del nastro a Caldarola, Legnini: "Più risorse per la ricostruzione degli istituti". Il conte Pallotta: così cresce la cultura

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di Lucia Gentili

Doppio taglio del nastro, ieri pomeriggio, a Caldarola. Prima è stata inaugurata l’area polifunzionale esterna, dietro all’istituto comprensivo De Magistris. Poi, su invito del conte Carlo Quochi Pallotta, proprietario dell’antico maniero, le autorità hanno proceduto con l’avvio ufficiale del cantiere del castello. Presenti il sindaco Luca Maria Giuseppetti, il commissario straordinario Giovanni Legnini, l’assessore regionale Guido Castelli, il direttore dell’Usr (ufficio speciale ricostruzione) Stefano Babini, il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Roberto Vespasiani, la preside Fabiola Scagnetti e l’imprenditrice emiliana Giorgia Rossi, cittadina onoraria di Caldarola, una grande benefattrice per i caldarolesi dopo il terremoto. Nella prima parte è stata festa per i bambini dell’infanzia e della primaria, con i progetti messi in atto nel cortile dagli alunni della quinta, intervallati dalla voce di Anita Bartolomei, che ha vinto la 63esima edizione dello Zecchino d’Oro con la canzone "Custodi del mondo", e da Fabiana Tassoni e Patrizio Guglini. "Questo spazio – ha spiegato il sindaco – sarà destinato anche per rappresentazioni di carattere culturale e sociale, a disposizione degli eventi per i cittadini". Castelli ha ricordato che tra i progetti per Caldarola c’è anche il miglioramento della strada di collegamento con Sarnano. Il nuovo De Magistris è stato inaugurato nel 2019 grazie soprattutto a donazioni private. "Caldarola ha puntato fin dall’inizio sulle scuole – ha detto Legnini –. Anche noi destineremo nuove risorse della ricostruzione pubblica per finanziare gli istituti, con un bando di gara senza precedenti: una gara unica per tutte le scuole". Poi è stata la volta del castello Pallotta, di proprietà privata, ma di interesse pubblico, un’opera da 12 milioni di euro (per il restauro di tredici corpi di fabbrica). La tempistica prevista è di due anni e sei mesi. Il conte, affiancato dai figli Jacopo e Tommaso (anche loro cittadini onorari), ha ringraziato tecnici e amministratori. "Il finanziamento elargito dallo Stato – ha detto il conte – accrescerà la ricchezza culturale del nostro amato paese". "Questo è un luogo di storia, di memoria e cultura – ha concluso il sindaco –. Ricordo quando da ragazzino giocavo nel parco. I caldarolesi hanno un grande legame affettivo con questo castello. Speriamo che torni presto volano dell’economia di tutto il territorio e mèta turistica. Non abbiamo perso la fiducia, il commissario Legnini ha fatto la differenza". Tra le novità, la proposta di trasformarlo in cantiere educativo, un cantiere-scuola, visitabile poi durante i restauri.