LORENZO MONACHESI
Cronaca

Nuova casa per l’Accademia: "Progetto pronto da mesi, ora c’è solo da aspettare il via libera del ministero"

L’ex Catasto in piazza Mazzini acquistato per 1,7 milioni: ospiterà aule e uffici. Il presidente Dessì: "Promuoviamo lo sviluppo di una zona da risollevare".

Nuova casa per l’Accademia: "Progetto pronto da mesi, ora c’è solo da aspettare il via libera del ministero"

Nuova casa per l’Accademia: "Progetto pronto da mesi, ora c’è solo da aspettare il via libera del ministero"

Tra il dire e il fare c’è di mezzo il ministero dell’Università dove giace il progetto presentato dall’Accademia di belle arti di Macerata in attesa che venga esaminato assieme agli altri per accedere ai finanziamenti messi a disposizione dal Miur per l’edilizia scolastica, necessari per sistemare il palazzo dell’ex Catasto in piazza Mazzini. "Noi – dice Gianni Dessì, presidente dell’Accademia di belle arti – abbiamo fatto tutto quanto nei tempi per partecipare al bando presentando a luglio il progetto definitivo". E adesso c’è da aspettare, ma quanto? "I tempi del ministero".

L’ex Catasto è destinato a diventare la nuova casa dell’Accademia, dopo anni in cui è rimasto completamente vuoto e inutilizzato. "È stato redatto un progetto – spiega Dessì – che prevede un’adeguata sistemazione dell’edificio, ovviamente la messa a norma. Si tratta di un disegno ambizioso condotto con creatività dal gruppo IT’S Architettura che ha sedi a Roma, Ginevra, Parigi e che ha progettato l’intervento. Siamo molto contenti del risultato, ora non ci rimane che attendere con fiducia anche perché siamo perfettamente consapevoli che stiamo promuovendo lo sviluppo di una zona cittadina da risollevare e nel contempo doteremo l’Accademia di un posto di grande rilevanza portando i nostri corsi. A ciò aggiungiamo anche che siamo un istituto in crescita". Si tratta di un grosso investimento per un edificio acquistato a metà dello scorso anno per un milione e 700mila euro. "È previsto un finanziamento massimo di 10 milioni di euro dal bando a cui abbiamo partecipato e noi ci siamo proposti di ottenere il massimo".

Sono stati mesi di intenso lavoro per la IT’S Architettura per studiare il palazzo e per trovare le soluzioni che rispondessero alle esigenze dell’Accademia. "Hanno acquistato il complesso – spiega l’architetto Paolo Mezzalama della IT’S Architettura – per trasferirvi alcune funzioni e dismettere gli spazi presi in affitto. Ci sono a disposizione 2.200 metri quadrati suddivisi tra spazi comuni e per la didattica".

L’edificio è formato da due complessi: uno storico, cioè l’ex casa del fascio, e a fianco uno più recente. "È un palazzo potenzialmente bello che ha vissuto tante fasi e nel tempo è stato stravolto. Il nostro lavoro è stato salvaguardare quelle parti di interesse storico e artistico, per esempio la facciata è vincolata e sarà oggetto di restauro". La palazzina attaccata è molto più recente. "In quel caso – prosegue Mezzalama – possiamo cambiare qualcosa anche nella parte esterna". Negli anni il palazzo ha subito diverse modifiche per soddisfare le differenti esigenze. "È stata sede del Catasto e da qui c’è stata l’esigenza di ricavare stanze e stanzette, il nostro intento è invece di creare una strettissima connessione tra l’edificio e la piazza, così con le porte aperte ci sarà un collegamento tra gli spazi esterni al palazzo con quelli interni. L’idea principale è creare un polo che possa contribuire a rendere ancora più viva questa zona della città, peraltro molto bella. E così non sarà insolito vedere gli allievi svolgere in piazza alcune attività che possono anche tenersi dentro la sede". Sarà anche ricavata un’aula magna. "Abbiamo trovato il modo per realizzarne una di 160 metri quadrati avendo come riferimento estetico il teatro anatomico. L’aula magna, dove naturalmente saranno ospitate anche delle mostre, sarà lo spazio che mette in relazione il cuore della struttura con l’esterno sia attraverso l’ingresso principale, quello su piazza Mazzini, sia su quello nella piazzetta dietro".

In questa fase sono stati naturalmente individuati gli spazi dove collocare i vari corsi. Nella parte storica vi saranno l’aula magna, l’area per docenti, aule per lo studio, la biblioteca ma anche il corso di scenografia, arte multimediale, light design, decorazione, grafica e parte di fashion design. Nell’ala di costruzione più recente ci saranno i corsi di illustrazione, scultura e fotografia.

A questo punto non c’è che attendere, nella speranza che i tempi del ministero non siano biblici, e augurarsi che l’intervento sia ammesso al finanziamento. A proposito, e se non dovesse rientrare tra i progetti sostenuti economicamente dal ministero? "In quel caso – spiega il presidente Gianni Dessì, presidente dell’Accademia – passeremmo al piano B, che al momento tengo per me". Ma quanto tempo sarà necessario per completare un intervento simile. "Servono un paio d’anni di lavori – conclude Mezzalama – e poi Macerata avrà anche rivalutato una sua zona molto bella".