"Nuova sede per il Comune, giorno di festa"

Sisma, taglio del nastro per la struttura temporanea. Il sindaco: "Grande punto di partenza". Acquaroli: "Ricostruzione difficile, ma sta progredendo"

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di Marco Belardinelli

Sei anni sono passati da quei giorni tragici e nell’anniversario dell’evento sismico del 26 ottobre un nuovo traguardo è arrivato per la cittadinanza. Ieri è stata inaugurata la nuova sede comunale che ospiterà gli uffici fino al ripristino del municipio nel centro storico. Erano presenti l’amministrazione comunale, i sindaci dei comuni vicini, il capo del Dipartimento della protezione civile Fabrizio Curcio, l’arcivescovo Francesco Massara, il presidente regionale Francesco Acquaroli e altre autorità nonché la banda e i presidenti delle associazioni cittadine. Da quell’autunno gli uffici comunali erano stati delocalizzati e ospitati nello stabilimento in via Le Mosse dall’azienda Contram per la cui disponibilità il presidente è stato ringraziato. La nuova struttura sorge nel quartiere di Vallicelle ed è finanziata con i fondi emergenziali della Protezione civile nazionale. Come specifica il sindaco Roberto Lucarelli, dopo aver ringraziato tutte le autorità, si tratta di un edificio da 2,2 milioni di euro per 2-700 metri quadri: "Oggi è una giornata di festa. Inauguriamo una struttura temporanea, ma un grande punto di partenza. Un obiettivo che è partito con l’amministrazione Pasqui, proseguito per quella Sborgia, continuato con il commissario e che ho avuto l’onore di inaugurare. Il grazie più grande va ai nostri dipendenti dal settore amministrativo e agli operai". Lucarelli ha ringraziato in particolare l’ingegner Curcio così come il vicepresidente del consiglio regionale Gianluca Pasqui che ha detto come Curcio abbia sempre risposto e come ha impiegato "competenza, disponibilità ma anche cuore". Acquaroli ha affermato invece: "Poter restituire, anche se in maniera provvisoria, una sede al Comune, è il risultato di una ricostruzione tanto difficile ma che sta lentamente progredendo". Parcaroli punta invece alla comunità d’intenti: "Serve un disegno preciso entro cui muoversi e leggi speciali che riguardino le scuole, ad esempio, ma anche l’economia perché altrimenti nessuno avrà più interesse a investire in queste zone". Il presidente dell’assise comunale Pierdominici conclude auspicando la collaborazione in Consiglio tra maggioranza e minoranza. Al termine dell’evento un altro emozionante momento, prima della benedizione del vescovo e del taglio del nastro: tutti i dipendenti comunali andati in pensione nell’ultimo decennio hanno ricevuto un piccolo riconoscimento, foto di rito e applausi per il servizio prestato.